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 2019  giugno 07 Venerdì calendario

I profili social influenzano i cast per cinema e tv

I registi non lo ammetterebbero mai, e tantomeno i diretti interessati che lottano per farsi strada mettendo in luce le proprie qualità recitative. Eppure ormai lo sanno tutti, c’è uno spettro che si aggira nel mondo dell’audiovisivo italiano (all’estero è già una realtà evidente e concreta), un fantasma capace di polverizzare anni di gavette e provini, una magnifica presenza che sta ri-disegnando l’intero star-system. Il nome è follower, e può riferirsi a vari social, in testa Instagram, quello attualmente più potente e gettonato. 
Sembra che il numero dei seguaci di attori e attrici stia influenzando, in maniera sempre più cospicua, non solo le scelte commerciali e promozionali, ma anche quelle propriamente artistiche. Sia al cinema che in tv, succede che, in fase di casting, tra due interpreti ugualmente talentuosi e adatti alla part, finisca per pesare il profilo social e il numero dei contatti. Qualcuno griderà allo scandalo, qualcun’altro negherà allo stremo, ma gli esperti del web confermano: «L’Italia si sta adeguando solo adesso - dichiara il web manager Mauro Perrella -, negli altri Paesi, da almeno 5 o 6 anni, è già così. Instagram, ma anche gli altri social network, condizionano parecchio la creazione dei cast dei film e, in particolare, delle fiction».

Fattore popolarità
La ragione è semplice: «Attraverso un profilo social o una storia su Instagram è molto facile mostrare la popolarità reale di un personaggio. I numeri parlano, se uno ha un milione di follower può garantire in partenza un’ampia fetta di pubblico, aumentando, così, il proprio potere contrattuale». 
Non a caso, il mercato nero dei follower e dei like è fiorentissimo: «Per questo - aggiunge Perrella - è necessario gestire i profili con attenzione, seguire i consigli giusti. Molti attori non sono ancora del tutto coscienti del mezzo, e quindi non sanno dosare quantità e tempistica dei post».

Le nuove leve
Nel settore le nuove leve sono naturalmente più esperte (lanciatissime, per esempio, Benedetta Porcaroli e Alice Pagani, protagoniste della serie Netflix Baby), eppure, nella classifica dei divi italiani più seguiti, svettano Monica Bellucci, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi: «I follower - spiega Roberto Bisesti, ufficio stampa di tante star made in Italy - pesano molto a livello commerciale, ma contano anche nel lavoro degli uffici stampa. Nel momento in cui si decide di gestire un personaggio è ovvio, anche se non determinante, tener conto dell’entità del profilo social. Se ti capita l’attore con 2 milioni e 500 mila follower, buon per l’ufficio stampa perché significa che a livello commerciale quell’interprete ha più possibilità di guadagnare».
Se per alcuni addetti ai lavori la fase dei cast costruiti a tavolino, solo in base ai numeri web, è ancora lontana («I follower - osserva Moira Mazzantini, agente tra i più influenti del cinema italiano -, sono determinanti nella pubblicità, ma per i film non è ancora così), è anche vero che in alcuni casi, per esempio quello delle serie «teen», indirizzate al pubblico dei più giovani, i social influiscono eccome. Se ne tiene conto nell’assegnazione di ruoli, magari non quelli fondamentali, e, ancora più spesso, nella scelta delle facce destinate a promuovere un’opera. 

Un volano per la pubblicità
Accade di frequente che un attore con una piccola parte, ma con un grande numero di follower, venga utilizzato, da produttori e distributori, per animare la campagna promozionale del film o della fiction. Ogni nome ha il suo seguito e ormai sarebbe anacronistico non tenerne conto. Il panorama è comunque variegato. A fronte di celebrità molto presenti sui social, da Monica Bellucci (su Instagram ha 2 milioni e 300 mila follower) a Miriam Leone (812 mila), da Luca Argentero (un milione e 300 mila) a Salvatore Esposito (un milione e 100), ce ne sono altre che lavorano tanto, ma non hanno un account. 

I famosi senza account
La più citata dagli esperti del settore è Margherita Buy, scarsa frequentazione social e tanti impegni sui set. Come lei fanno a meno di post, storie e tweet Valeria Golino, Isabella Ragonese, Jasmine Trinca, Alba Rohrwacher. Le attrici sono, in media, più attive degli attori, ma pesa anche l’età. Molto social Francesca Chillemi, Ilaria Spada e Matilde Gioli, da molti quasi promossa «influencer». Poco social, anche se ha solo 27 anni, Valentina Bellè, che ha il suo account, ma lo usa poco: «Le ultime generazioni - commenta Bisesti - sono più tentate dalle attività social, magari rischiando di perdere un po’ di vista la spina dorsale del cinema. Per quelle che, invece, sentono forte il mestiere della recitazione, follower e social lasciano il tempo che trovano».