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 2019  giugno 05 Mercoledì calendario

Uno scienziato vuole recuperare la cannabis di Bob Marley

Al lavoro per recuperare la cannabis di Bob Marley, il «fumo dei rasta», la «ganja suprema», così come la chiamano in Giamaica. Mentre in Italia la sentenza della Cassazione sulla cannabis light ha riacceso il dibattito sulla legalizzazione della sostanza, sull’isola caraibica uno scienziato-orticoltore sta ricostituendo l’antica pianta della marijuana che ha prosperato sino agli anni 70, prima che l’intervento dell’uomo e la diffusione di tanti ibridi la facessero scomparire.Come racconta l’Agenzia France Presse, tra coltivazioni di mango, litchi e jackfruit, Emanuel Machel coltiva le sue piante di cannabis all’interno del giardino botanico del Dipartimento di biologia dell’Università delle Indie Occidentali di Kingston. Nelle serre e in campo aperto il dottor Rasta, come è soprannominato dai colleghi, è al lavoro per recuperare la varietà landrace per cui la Giamaica è diventata famosa. Si tratta di una pianta che si è adattata all’ambiente caraibico, con «caratteristiche piuttosto uniche», spiega lo scienziato, «per il suo fiore, il suo odore, il suo sapore e persino l’euforia che provoca nel suo consumatore». Bob Marley, Peter Tosh e Bunny Wailer (i membri fondatori della famosa band reggae The Wailers) hanno consumato questa varietà. Ma a partire dagli anni 80, la lotta contro la droga ha preso di mira questa pianta, facile da identificare grazie alle sue grandi dimensioni. Così è stata distrutta e la sua coltivazione via via abbandonata. Al suo posto le piante ibride, più facilmente occultabili e a maggior contenuto di cannabidiolo.
Machel, di origini dominicane, ha 35 anni e si è stabilito in Giamaica proprio per studiare la cannabis e l’adattamento della pianta al clima. Ama la ganja, anche se non la fuma ma la usa nell’aromaterapia. Nel suo laboratorio si è dedicato alla varietà landrace sotto l’occhio vigile di Haile Selassie: una foto dell’imperatore etiope sovrasta la sua scrivania.
La ricerca, racconta dottor Rasta all’Afp, non è stata facile perché i semi di questa varietà sono stati dispersi per anni nei Caraibi. Viaggiando tra le comunità rasta, però, Machel è riuscito a trovare i semi grazie all’incontro con un uomo «che non aveva avuto contatti con la civiltà per 40 anni, ho camminato sei ore per sentieri di montagna prima di raggiungerlo». Una volta che la varietà sarà definitivamente recuperata l’idea è di avviarne la commercializzazione. E l’erba di Bob Marley è sicuramente il miglior piano di marketing per promuoverla e per attirare gli amanti della cannabis in quei Paesi in cui è stata legalizzata. «C’è un interesse per così dire nostalgico che potrebbe essere valorizzato attraverso il marketing», afferma il biologo. «La reputazione della Giamaica su queste piante è un valore aggiunto. Potremmo avere un prodotto unico», conclude Machel, «basato su un’indicazione geografica, un po’ come lo champagne in Francia, e vendere così la pura e vecchia cannabis giamaicana».