Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  giugno 05 Mercoledì calendario

I dati sugli studenti italiani

Gaudio: in Italia aumentano gli studenti promossi. Secondo le ultime statistiche del ministero dell’Istruzione nell’anno scolastico 2017/2018 sono stati 71 su 100 gli studenti delle scuole superiori passati all’anno successivo direttamente, 7,4 i bocciati, 21,5 quelli per cui c’è stata la sospensione del giudizio in attesa della verifica di settembre. Alla fine del procedimento, gli ammessi totali sono il 93,3 per cento, lo 0,3 per cento in più rispetto all’anno precedente. A trainare le promozioni è la scuola statale. Nelle paritarie, bocciati e sospesi sono aumentati di quasi un punto percentuale. Tradotto in numeri: gli studenti delle superiori sono circa 2,6 milioni (la metà iscritti ai Licei). I bocciati quasi 200 mila.
Licei vs Artistico. Il maggior numero di ammessi alla classe successiva (94,7%) è nei Licei. Subito dopo, gli istituti tecnici (88,4%) e quelli professionali (86,1%). Negli istituti tecnici c’è il primo dato negativo, con un peggioramento delle bocciature dello 0,2%. “Il maggior numero di bocciati – si legge nel rapporto del Miur – è presente nei percorsi professionali, in particolare nel settore industria e artigianato (16,4%), mentre fra i tecnici il settore più selettivo è il tecnologico con il 12,2% di non ammessi”. Poi, la “pecora nera”: l’indirizzo artistico è quello con la percentuale più alta di bocciati.
Assenze. Ad aumentare, invece, è il numero di studenti bocciati per assenze durante l’anno, numero che pesa sul peggioramento statistico degli istituti tecnici e professionali. “È aumentata la percentuale di studenti non scrutinati per non aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore annuale previsto – si legge – si è passati dal 2,2% (2016/2017) al 2,7% (2017/2018)”. Un fenomeno che si verifica soprattutto nel primo anno di corso (3,6%) e che è più evidente nei percorsi professionali dove quasi 9 frequentanti su 100 non vengono ammessi alla classe successiva per aver superato il limite massimo di ore di assenza previste nel corso dell’anno, senza giustificati motivi.
Nord- Sud. La distanza tra il Nord e il Sud d’Italia è la stessa tra Licei e scuole tecniche. Al sud i licei e gli istituti tecnici raggiungono il 96 per cento di successo, con una media del 91,3% se si assorbono tutti i percorsi. D’altro canto, invece, il Nord si distingue per gli istituti professionali: “Nel Nord-Est e nel Nord-Ovest gli studenti dei professionali ottengono risultati migliori: sono ammessi l’88,5% nel Nod-Est e l’87,7% nel Nord-Ovest. Nelle Isole, invece, si rileva la percentuale più bassa di ammissione per gli studenti dei percorsi professionali (81,8%), anche se gli esiti sono migliorati rispetto all’anno scolastico precedente (81,4%)”.
Gli stranieri. L’81,2% degli studenti con cittadinanza non italiana viene ammesso all’anno successivo. Una differenza più evidente nel primo anno di corso in cui il tasso di ammissione degli studenti con cittadinanza non italiana è pari al 72,8% mentre quello degli italiani è dell’88,2%. “Gli esiti – spiega il Miur – migliorano negli anni di corso successivi, fino ad arrivare al termine del quarto anno di corso a circa 89 ammessi su 100 scrutinati”. Il tasso più basso in Valle d’Aosta ( 73%) e in Toscana (77%).
Le materie. Matematica è la disciplina più difficile per tutti. Le insufficienze in matematica (16%) sono di più di quelle in italiano (6,7%) e nelle lingue straniere (10,6%). Le carenze in matematica e italiano sono rilevanti soprattutto nei percorsi tecnici e professionali: per quanto riguarda la matematica, la percentuale di insufficienze al primo anno è pari al 24,9% per gli studenti dei tecnici, mentre in italiano sono quasi il doppio rispetto agli studenti dei percorsi liceali. Al primo anno, le insufficienze in matematica nel Nord ovest sono a quota 23% (per arrivare al 13 al quarto anno). Ad ogni modo, la maggioranza degli studenti termina l’anno con appena la sufficienza in tutte e tre queste materie. Le eccellenze sono una minoranza. Curiosità: tanto in italiano che in matematica, la percentuale di chi ha voti tra l’8 e il 10 vede stravincere le donne.