il Giornale, 4 giugno 2019
Il mistero delle salite in discesa
Le chiamano salite in discesa, colline magnetiche o colline del mistero. E con qualche ragione visto che sono luoghi in cui le cose sembrano muoversi di propria iniziativa contro la forza di gravità. Per esempio, se l’acqua viene versata sulla superficie della collina, sembra muoversi verso l’alto anziché nella direzione opposta, se un oggetto sferico è posto su un pendio, dovrebbe ovviamente essere tirato verso il basso mentre qui l’oggetto è in movimento verso l’alto. Le zone più famose sono in Trentino Alto Adige, a Baselga di Piné (provincia di Trento), a Leh (in India), Moncton (Canada), Orroro (Australia) e Lake Wales (Usa).
Ci sono numerose ipotesi per spiegare l’esistenza di queste colline. Il nome salita in discesa, per esempio, suggerisce che l’attrazione gravitazionale di questi colli non sia uniforme, cioè la forza al suo fondo è più debole di quella più in alto, provocando quindi la risalita degli oggetti. Le zone più vicine all’equatore terrestre sperimentano ad esempio un’attrazione gravitazionale leggermente più debole rispetto a quelle situate più lontane da esso. Tuttavia non ci sono aree conosciute in cui è stato scientificamente provato «che la gravità non agisce in modo in cui si suppone di agire». Così, la spiegazione che la gravità sulle colline sia il risultato di una differenza di attrazione gravitazionale tra la parte superiore e la parte inferiore del pendio non è del tutto convincente.
Ci sono poi spiegazioni che tirano in ballo il soprannaturale. A Lake Wales, in Florida, una leggenda locale sostiene che vi sia stata una grande battaglia tra un alligatore gigante e un capo dei nativi americani. Un lago si sarebbe formato nel sito dal fantasma di uno di essi, che è la causa della collina gravità. C’è poi una collina di gravità in Pennsylvania che si suppone sia infestata dagli spiriti di cavalli morti.
Un’altra spiegazione, che è anche la più plausibile, attribuisce l’esistenza della salita in discesa all’illusione ottica. Secondo questa ipotesi, la configurazione del terreno e il paesaggio circostante portano a pensare che la discesa di una collina sia quella che va verso l’alto. L’illusione ottica più comune è il miraggio del deserto, ma ne esistono anche di molto più strane e in grado di spiazzare il viaggiatore, tanto che per secoli si è pensato che dietro di loro si celassero degli spiriti maligni.
Ma dove troviamo i fenomeni visivi più caratteristici? Eccone alcuni.
FATA MORGANA
(Antartide)
L’aria pura dell’Antartide permette di vedere anche gli oggetti più distanti. La percezione della profondità diventa impossibile, e il mondo assume un aspetto bidimensionale. Sulle mappe i primi esploratori hanno tracciato isole, promontori e montagne che non erano mai state viste prima. Un caso particolarmente curioso è stato quello di un esploratore svedese che ha descritto un promontorio scosceso con due vallate glaciali simmetriche inusuali, mentre in realtà stava osservando un tricheco.
FUOCO DI SANT’ELMO
(Scozia)
Questo effetto spettacolare, provocato da scariche elettriche che dalle nuvole in tempesta colpiscono la terra, ha sempre evocato pensieri di presagi e interventi divini. È spesso visto sugli alberi delle navi, nel momento in cui la tempesta si sta calmando. Tanto è vero che a questa illusione è stato dato il nome di Sant’Elmo, il protettore dei marinai.
LUCI POLARI
(Norvegia)
Le luci polari, dette anche aurora boreale o aurora australe, si formano quando le particelle solari, scagliate da esplosioni del Sole, sono attirate dal campo magnetico della Terra verso i poli nord e sud, entrando in collisione con gas atmosferici per emettere fotoni, o particelle luminose. Il risultato sono dei fogli brillanti di luce verde, rossa, bianca, porpora o blu.
SPETTRO DI BROCKEN
(Germania)
Lo spettatore di trova di fronte a un’immagine della sua ombra circondata da un alone di luce, di solito intorno alla testa. Il fenomeno si verifica perlopiù vicino a cime montuose quando l’aria è umida e il sole basso. Il nome di questa illusione ottica ricorda Brocken, che con i suoi 1141 metri è il più alto picco dei monti Harz nella provincia tedesca della Sassonia-Anhalt.
RAGGIO VERDE
(Francia)
È un’illusione ottica che appare alla fine del tramonto, quando una macchia o un raggio verde sembrano sprizzare dal sole. Le cause di questo fenomeno hanno a che fare con la rifrazione della luce, lo spessore dell’atmosfera e la curvatura della Terra. Il punto forse migliore per vederlo è a St-Jean de Luz, la città descritta nel film di Eric Rohmer, «Il raggio verde».
MIRAGGIO DEL DESERTO
(Australia)
Uno dei luoghi ideali per contemplare i miraggi di un lago al posto della terraferma è il deserto australiano di Nullarbor, che non a caso significa «nessun albero». Guidare in questa zona lungo una strada apparentemente senza fine offre grandi opportunità per giocare con i miraggi.