ItaliaOggi, 4 giugno 2019
Le scarpe portoghesi mai state così richieste
Le scarpe portoghesi avanzano a gran passo. E Porto, la terza città del Portogallo, conosce un rinnovamento industriale proprio grazie alle calzature. Numerose aziende internazionali si sono insediate nella regione, come la danese Ecco, l’americana Rockport, le francesi Jonak, Moustache e Bobbies. Ma anche griffe del lusso come Louis Vuitton, Chanel, Prada, Paul Smith e Carolina Herrera si affidano ai produttori del paese lusitano. Alcune aziende, a differenza delle concorrenti asiatiche, sono in grado di proporre al tempo stesso serie in edizione limitata in due o tre settimane e collezioni più importanti. Offrendo alcuni vantaggi: pellame di qualità italiano o spagnolo, salari inferiori fino al 30% a quelli di Spagna e del 40% a quelli di Francia. Il segreto del successo delle imprese locali, spesso a gestione famigliare, è stato quello di salire di gamma pur continuando a restare indipendenti e di abbinare il subappalto con la valorizzazione dei propri marchi, che uniscono stile e comfort. «Abbiamo saputo resistere, innovare, anche perché essere al tempo stesso industriali e designer permette grande reattività», ha spiegato Luis Onofre, titolare dell’omonima griffe di calzature chic scelte fra gli altri dall’ex first lady americana Michelle Obama.