ItaliaOggi, 4 giugno 2019
L’aereo del futuro è a forma di V
Il design è futuristico, non c’è che dire. Ma se un gigante dei cieli come la Klm ha deciso di investire sullo sviluppo del Flying-V, un nuovo modello di aereo a forma di V a basso consumo di carburante, allora si può ipotizzare che il futuro dell’aviazione civile possa decollare in quella direzione.Il Flying-V è stato ideato da Justus Benad quando era studente alla Technische Universität Berlin, l’Università tecnica di Berlino, e poi sviluppato dai ricercatori della Delft University of Technology dei Paesi Bassi. I progettisti sostengono che l’aereo consumerà il 20% di carburante in meno rispetto all’Airbus A350-900 a parità di passeggeri. Il Flying-V, infatti, trasporterà 314 persone, mentre per il modello Airbus si parla di 300-350 passeggeri.
«Negli ultimi anni Klm si è sviluppata come società pioniera della sostenibilità nel trasporto aereo», ha dichiarato Pieter Elbers, ceo e presidente di Klm. «Siamo orgogliosi del nostro rapporto di collaborazione con Delft, che si lega perfettamente alla strategia di Klm e rappresenta un’importante pietra miliare sulla strada del potenziamento dell’aviazione sostenibile».
Roelof Vos è a capo del progetto del nuovo aereo e spiega come l’innovazione debba rispondere alla richiesta di maggiore efficienza in questo campo, perché lo sviluppo di un’aviazione civile elettrica su larga scala è ancora lontana da venire. «L’aviazione contribuisce per circa il 2,5% alle emissioni globali di anidride carbonica, e l’industria è ancora in crescita, quindi abbiamo davvero bisogno di procedere verso aerei più sostenibili», ha detto il progettista alla Cnn. «Non possiamo semplicemente elettrificare l’intera flotta, poiché i velivoli elettrificati diventano troppo pesanti e non è possibile far volare persone attraverso l’Atlantico con aerei elettrici», ha ribadito Vos. «Quindi dobbiamo inventare nuove tecnologie che riducano il consumo di carburante».
In questo caso è la progettazione e l’aerodinamica del velivolo a rispondere a questa esigenza. «La nuova configurazione che proponiamo», ha aggiunto il capo del progetto, «realizza una sinergia tra la fusoliera e l’ala: la fusoliera contribuisce attivamente al sollevamento dell’aereo e crea meno resistenza aerodinamica».
Il design studiato – con i passeggeri seduti sotto le ali in pratica – permette di consumare meno carburante, ma anche il minor peso dell’aereo incide sui consumi. In ottobre un prototipo del Flying-V sarà messo in mostra all’aeroporto Schiphol di Amsterdam, ma per vedere l’entrata in funzione dell’aereo bisognerà aspettare ancora tanti anni, l’ipotesi è di lanciarlo tra il 2040 e il 2050.