il Fatto Quotidiano, 3 giugno 2019
Alla processione contro i sodomiti
L’onda del clericalismo di destra monta sempre di più e una delle nuove trincee dei militanti cattolici salviniani è la processione di riparazione pubblica. Nato qualche anno fa, il fenomeno si appalesa in concomitanza con le sfilate dei Gay Pride nelle città italiane. I tradizionalisti italiani chiamano gli omosessuali tout court “sodomiti” e li considerano spesso una conferma della “vittoria demoniaca” in questo tempo di Apocalisse.
I vertici della Chiesa tollerano queste processioni, talvolta facendo finta di condannarle, senza dimenticare però che secondo il codice di Diritto canonica solo i vescovi possono autorizzare questo genere di riti. L’ultimo corteo di credenti in preghiera contro “l’affronto” dei Gay Pride si è tenuto sabato scorso a Modena, annunciato nei giorni precedenti con l’autorevole sostegno del ministro leghista all’Omofobia Lorenzo Fontana.
In tutto trecento persone a recitare il rosario e tra loro anche un finto prete, già spogliarellista e partecipante all’Isola dei Famosi (fu cacciato). Si chiama Davide Fabbri, cioè “padre David”, ed è persino pronipote di Benito Mussolini. Protagonista di vari gesti beceri, come rivendicare il lancio di banane contro la ministra Cécile Kyenge, “padre David” ha cosparso di acqua santa e sale di Cervia il percorso della processione, attirando le telecamere delle tv locali.
Sul sito, intitolato al suo soprannome, “Viking”, Fabbri si presenta come diacono, esorcista, cavaliere della Milizia dell’Arcangelo e ricercatore esoterico, cioè mago, con tanto di numero di telefono per eventuale consulto. Spiega che “il prete va iniziato alla magia e il mago riportato ai valori della Chiesa di Cristo”.
Un’eresia che sconfina nella blasfemia questa del prete mago, laddove negli Atti degli Apostoli si racconta dell’incontro tra Simon Mago e l’apostolo Pietro. Simone “vedendo che lo Spirito veniva conferito con l’imposizione delle mani degli apostoli, offrì loro del denaro”. Pietro lo respinse: “Il tuo denaro vada con te in perdizione”. Ecco, ci mancava anche il ritorno di un nuovo Simon Mago. Attenti alla simonia.