ItaliaOggi, 1 giugno 2019
In Uk si fa largo il Ramadan vegano, carne in calo tra i fedeli di Maometto
Da Ramadan a Veganadan. Il mese del digiuno islamico strizza l’occhio al veganesimo, almeno nel Regno Unito, dove crescono i musulmani osservanti che scelgono di non consumare carne in questo periodo dell’anno. Lo scrive Remona Aly su The Guardian, spiegando come negli iftar, il pasto che interrompe il digiuno quotidiano durante le quattro settimane del Ramadan, in cui solitamente vengono servite generose porzioni di agnello e pollo arrosto, trovino sempre più spazio hummus, fagioli al curry, biriyani vegetali, macedonie di frutta e altre proposte veg. La carne, nella tradizione islamica, è considerata simbolo di generosità e un pasto senza carne non è pienamente vissuto.Il quotidiano inglese ricorda che la prima comunità musulmana nell’Arabia consumava carne a malapena e la dieta di Maometto era fatta principalmente di datteri e orzo. Si narra che il cugino del profeta, Alì, abbia detto: «Non fare del tuo stomaco un cimitero di animali», ma nonostante gli antichi dettami, col passare dei soli la carne è entrata nella dieta islamica del Ramadan. In Gran Bretagna, per esempio, i musulmani rappresentano il 4,6% della popolazione ma consumano il 20% della carne di agnello e montone prodotta nel Regno Unito. E i macellai halal dichiarano un aumento delle vendite di carne nel mese del Ramadan.
Il veganesimo, però, sta diventando popolare anche tra i fedeli di Maometto: più sano, più etico, più... islamico, come sostiene la Vegan Muslim Initiative, associazione fondata da due musulmani vegani che si sono trasferiti a Londra dal Canada e dall’Australia. «Il profeta parlava degli uccelli in termini umani e diceva che gli animali sono una comunità come noi», ha detto Anita Nayyar, membro della Vmi, rigorosamente vegana da un paio d’anni. «Penso a queste parole quando una mucca da latte viene separata dal suo vitellino. Quando mangiamo la carne di un animale che ha sofferto, o ha vissuto la sua vita in una piccola gabbia, stiamo consumando quel trauma». E per l’Id al-fitr, la festa dell’interruzione del digiuno che ci sarà la prossima settimana, organizzerà un tea party con dolci (vegani) e appetitosi come le ciambelle allo zafferano vanigliate condite con glassa al profumo di rosa e semi di melograno e pistacchi.
Perché tra i fedeli musulmani crescono i vegani? Una risposta viene da Dawud Marsh che si è convertito all’Islam 11 anni fa: il londinese, come spiega al Guardian, vede una naturale corrispondenza tra l’essere vegano e l’essere musulmano. «La produzione di carne ha un enorme effetto negativo per il pianeta. L’Islam è tutto incentrato su una trasformazione verso il meglio». I vegani crescono in tutto il mondo arabo, come ha sottolineato Nada Elbarshoumi, autrice del blog One Arab Vegan. «Credo che il veganesimo sia in aumento nel mondo arabo, specialmente negli ultimi cinque anni. C’è una crescente consapevolezza delle diete a base vegetale in tutto il Medio Oriente, in particolare per motivi di salute».