il Fatto Quotidiano, 1 giugno 2019
Un inedito di Mario Soldati
Anticipiamo uno stralcio di “Le regole della scrittura sono le stesse della vita”, un inedito del 1959 di Mario Soldati, di cui ricorrono i vent’anni dalla morte (1906 – 1999). Il testo, scritto per la Olivetti, sigillava un 33 giri di “Musica per parole. Lezioni e ritmi della dattilografia”: il disco veniva regalato a chi acquistava una Lettera 22 e insegnava l’arte del battere a macchina. Il libro è stampato in edizione limitata di 200 copie numerate, più 10 copie d’artista, da De Piante Editore: la copertina è firmata da Alfredo Rapetti Mogol.
Lo sa Lei che oggi alle elementari i bambini scrivono con la penna a sfera? E la penna a sfera non soltanto impedisce di tenere la mano al dovuto angolo di 45 gradi col foglio, ma costringe, fisicamente costringe addirittura a tenerla perpendicolare!…
Il peggio è che il bambino e quindi l’adolescente e quindi l’uomo, non dedica più nessuno studio, nessuna cura a “formare scrivendo i caratteri con chiarezza e eleganza”. La base di questa chiarezza e di questa eleganza è, Lei lo sa meglio di me, l’uniformità. Perché una lettera dell’alfabeto come si potrebbe riconoscere se non fosse scritta ogni volta nello stesso modo? E come si otterrebbe un effetto di eleganza senza ripetere le stesse curve e gli stessi angoli anche tracciando lettere diverse? Ha mai osservato in montagna, d’inverno, le impronte dei camosci sulla neve fresca? Perché sono così eleganti? Perché sono uniformi come un fregio, perché ripetono senza fine lo stesso motivo. Ma i nostri bambini riempiono i loro quaderni a casaccio, scombiccherano il foglio senza ordine e senza regolarità…
E la conseguenza qual è? Che adesso obbligano me, quando leggo i loro compiti, a una fatica ingrata, e che in futuro obbligheranno il prossimo alla stessa fatica, quando il prossimo leggerà le loro lettere. Saranno così, fatalmente, dei maleducati, degli incivili.
Lei mi ha citato la definizione del Tommaseo. Benissimo. Ma qual è lo scopo della calligrafia? Uno solo: comunicare con i nostri simili facilmente, senza costringerli a uno sforzo per capirci. Ecco la chiarezza. E anzi, aiutandoli con una sensazione visivamente gradevole: eleganza! Perciò adottare nello scrivere le stesse buone regole che presiedono alla convivenza civile, controllare le manifestazioni troppo spontanee e troppo libere della nostra individualità… in una sola parola: uniformarsi.
Per tutte queste ragioni, caro maestro, la calligrafia, cioè l’arte di formare caratteri con chiarezza, con eleganza e con uniformità, è allo stesso tempo un mezzo e una prova di civiltà. E per tutte queste ragioni è impossibile negare che viviamo in un’epoca di grave decadenza.
La calligrafia nel mondo moderno è dattilografia punto E qual è virgola dunque virgola lo scopo della dattilografia punto interrogativo
Qual è lo scopo della chiarezza e della eleganza nel formare i caratteri di scrittura punto interrogativo
Uno solo due punti comunicare con i nostri simili facilmente virgola senza costringerli a uno sforzo per capirci virgola chiarezza punto e virgola e anzi aiutandoli con una sensazione visivamente gradevole virgola eleganza punto Perciò adottare virgola nello scrivere virgola le stesse buone regole che generalmente presiedono alla convivenza civile due punti essere garbati virgola discreti virgola modesti virgola di umore uniforme e pacato virgola di apparenza e di maniere più piacevoli virgola meno moleste possibile virgola ma soprattutto controllare le manifestazioni troppo spontanee e troppo libere della nostra individualità punto e virgola smorzarle virgola trattenerle due punti così che non offendano gli altri virgola i quali sono tutti uomini come noi virgola e ciascuno di essi virgola come ciascuno di noi virgola ha il proprio orgoglio e la propria libertà punto
In una sola parola virgola che vale per la scrittura a macchina come per tutto il resto due punti uniformarsi punto.