Libero, 1 giugno 2019
Piano per reinserire i gatti nel Regno Unito
Dopo aver subito una persecuzione che l’ha portato sull’orlo dell’estinzione, il gatto selvatico, dopo centocinquant’anni, potrebbe tornare a popolare l’Inghilterra. Teneri come un micio all’aspetto, ma feroci come un leopardo, il Felis silvestris silvestris arriva a un metro e venti di lunghezza per otto chili di peso. Il tentativo di allevare centinaia di gatti selvatici in cattività per poi restituirli all’habitat che gli spetta, racconta il quotidiano britannico Guardian, ha le sue radici in Svizzera. E i britannici, infatti, sono andati a prendere lezioni da Marianne Hartmann, esperta di felini e allevatrice di gatti selvatici, che ha già aiutato a progettare la reintroduzione (riuscita) della specie in Baviera. Nelle Highlands scozzesi, in realtà, esiste ancora un “branco” di una trentina di esemplari: l’eccessivo grado di ibridazione con i gatti domestici, però, li rende solo lontani parenti della specie scoperta nel 1775. Hartmann ha selezionato il Devon, la Cornovaglia e il Galles centrale come i migliori habitat per il gatto selvatico. «Ho lavorato con leopardi, leoni e tigri per molti anni», racconta Hartmann, «si possono addomesticare. I gatti selvatici, invece, non possono essere addomesticati in alcun modo. Sono animali molto speciali». Qualche agricoltore ha già lanciato l’allarme, ma non ci sarà alcun pericolo, anzi: «Non cacciano mai agnelli», spiega ancora Hartmann, «al massimo polli ruspanti. Anzi, saranno utili per ridurre le popolazioni “parassite”, come conigli e roditori».