la Repubblica, 1 giugno 2019
La cena della regina con Trump
LONDRA – I piatti? Precisamente a 45 centimetri l’uno dall’altro. I bicchieri? Sei a testa: per l’acqua, lo champagne, il vino rosso, il bianco, il vino dolce e il porto. La tavola: a forma di ferro di cavallo. Piuttosto lungo, il ferro di cavallo, perché attorno devono sederci 170 invitati. Tra i quali una regina in carica, due futuri re, Carlo e William – per il primo la sedia contiene un cuscino, soffre di mal di schiena – e un presidente americano. È il set del banchetto a Buckingham Palace organizzato da Elisabetta II per il presidente americano Donald Trump. Completo di quattro “stazioni” attorno a cui ruoteranno stuoli di valletti: il traffico per servire gli ospiti sarà così intenso che sono stati installati nella sala speciali semafori per regolarlo. Verde: tocca a te portare l’antipasto. Rosso: aspetta il tuo turno. Non è uno scherzo. Il tabloid Daily Mail – rivela tutti i dettagli di questo cenone ad alto e duplice rischio. Il rischio dei momenti imbarazzanti dentro palazzo reale: se Trump chiede alla premier dimissionaria Theresa May come se la passa, per esempio; o se raccomanda alla regina il suo preferito come futuro premier, l’ex ministro degli Esteri Boris Johnson. «A good guy», un bravo ragazzo, lo ha definito l’altro giorno in un tweet il capo della Casa Bianca, accomunandolo a Nigel Farage tra i suoi «amici inglesi». E poi il rischio di scontri fuori dal palazzo, perché mentre all’interno si svolge la cena, all’esterno ci sarà una grande manifestazione di protesta, si attendono 200mila dimostranti, soltanto i poliziotti per tenerli a bada saranno 10mila. Dalle finestre del castello, allungando lo sguardo, qualche ospite potrà vedere volare il “Baby Trump": il pallone gonfiato a immagine e somiglianza del presidente, in versione bebè capriccioso, che già sorvolò Londra durante la sua breve visita dello scorso anno. Quella che comincia il 3 giugno è però una visita di Stato, evento più solenne, carico di cerimoniale. Ci sono voluti tre giorni solo per i preparativi della cena a Buckingham Palace. A metà del pasto sono previsti i discorsi della regina e del presidente, che avranno già fatto un lunch a quattr’occhi. Il resto del viaggio prevede un colloquio con la premier May a Downing Street, seguito da conferenza stampa congiunta, una cena con Trump nei panni di padrone di casa nella residenza dell’ambasciatore americano a Regent’s Park (la più bella della capitale) e una commemorazione del D-Day, lo sbarco in Normandia di cui ricorre il 75esimo anniversario. La famiglia reale al gran completo darà il benvenuto a The Donald, Melania e figli (di lui). Con una vistosa eccezione: Meghan Markle. Ci sarà suo marito Harry, ma l’ex-attrice, che prima di fidanzarsi con un principe non risparmiava critiche a Trump sui social, ha la scusa del figlioletto neonato per restare a casa. Le indiscrezioni dicono che anche il resto dei Windsor avrebbe fatto volentieri a meno di incontrare Trump: ma May lo ha invitato e non si poteva più rimandare, anche se lei ha dato le dimissioni. Niente discorso in Parlamento, però: lo Speaker della camera dei Comuni non ha ritenuto di riservargli questo onore. Anni fa, attorno al tavolo di Buckingham Palace, per la visita del presidente Carlo Azeglio Ciampi, si sedette anche il cronista di Repubblica – (noleggiando il frac). Elisabetta II, che dopo il caffè gli chiese” did you enjoy the evening, sir? “, – ne ha viste tante di cene così. Stavolta, tuttavia, potrebbe diventare una cena delle beffe. Ti presento i Trump. Come finirà?