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 2019  maggio 30 Giovedì calendario

Film "il Cardellino"

Il regista John Crowley racconta il film dal libro di Donna Tartt"Il cardellino”, una sfida al cinema “Così scaviamo nelle emozioni"di Silvia Fumarola Theo Decker ha tredici anni quando sua madre viene uccisa in un attentato al Metropolitan Museum of Art. New York piomba nel terrore, lui è solo al mondo. Fissa il quadro del Cardellino di Carel Fabritius, con la zampina incatenata nella casetta-trespolo, lo ruba e porta con sè. Lo accompagnerà tutta la vita.Il cardellino di Donna Tartt, premio Pulitzer per la letteratura nel 2014, prende vita nel film del regista John Crowley ( Brooklyn ) con Nicole Kidman, Ansel Elgort, Sarah Paulson, Luke Wilson, che uscirà il 10 ottobre in Italia. Romanzo di formazione che si colora di thriller, con lo stesso Theo, ormai uomo, a ricostruire la sua vita segnata dall’assenza (”...mi pareva impossibile che al mondo fosse mai esistito qualcosa di diverso dalla morte"), dall’adozione temporanea da parte della ricca famiglia Barbour, all’incontro con l’antiquario Hobie agli anni trascorsi a Las Vegas con il padre alcolizzato.«Per sceneggiare il racconto non abbiamo seguito la struttura lineare.Ci siamo mossi in modo più fluido, tra passato e presente» racconta Crowley «questo ci ha permesso di concentrarci su due lassi di tempo e le parti del romanzo che erano drammaticamente più forti».Il film, prodotto da Warner Bros e Amazon Studios, è una sfida. Il regista sottolinea come il trailer, appena distribuito, debba aiutare a far capire subito l’atmosfera. «Ho cercato di far intravedere i vari mondi e personaggi per cominciare a dare agli spettatori, sia a quelli che hanno letto il libro che chi non l’ha letto, tutte le emozioni».I lettori di Donn Tartt si sono innamorati dei sentimenti forti, dei dettagli, dei rapporti, raccontati nelle oltre ottocento pagine: il legame tra Theo e Boris, la vita privilegiata di Mrs Barbour, fragile e complessa. «Ho voluto che i personaggi, in ogni parte della storia, mantenessero la loro verità e le loro caratteristiche piuttosto che rimanere legato a come dovessero apparire. Per me era molto importante sia l’aspetto sperduto e pieno di paura e il senso di riservatezza che sviluppa il giovane Theo, sia la totale riservatezza e introversione che lo caratterizza da adulto. La Mrs Barbour del passato, invece, è caratterizzata da una certa fragilità emotiva, ancora più manifesta che nella donna che ritroviamo anni dopo. Questo la porta a cercare la felicità in Theo. Quanto al giovane Boris ha il carisma del personaggio senza legge, la qualità che abbiamo cercato durante il casting, mentre il Boris adulto è tormentato dal debito che sente di avere nei confronti di Theo e dalla sua determinazione a fare la cosa giusta...». È stato difficile trovare Theo? «Abbiamo incontrato tantissimi giovani attori e tornavamo a Oakes Fegley. Dopo un certo numero di incontri abbiamo messo insieme lui e Finn Wolfhard: avevamo trovato i nostri ragazzi». E Nicole Kidman? Cos’ha regalato al personaggio di Mrs. Barbour? «Ho amato girare con Nicole, lo so che si aspetta che lo dica, ma è la verità. È una grande lavoratrice» racconta Crowley «sul set irradia un’atmosfera calda e accogliente. È stato belle vederla scavare sempre più a fondo, scena dopo scena, nelle emozioni. Lei è riuscita a restituire gli aspetti più fragili della giovane Mrs Barbour fino a quelli in cui è distrutta emotivamente. Il contrasto tra i due aspetti della sua interpretazione sono certo che sorprenderà il pubblico».©RIPRODUZIONE RISERVATAREGISTAJohn crowley 49 anni, irlandeseIl film Nicole Kidman e Ansel Elgort in una scena del film che uscirà nelle sale il 10 ottobre