La Stampa, 30 maggio 2019
L’Unità riapre in salsa sovranista?
Ci lavorano da giorni. E del resto quando Maurizio Belpietro ha firmato come direttore un numero dell’Unità lo scorso 25 maggio molti avevano pensato che non si trattasse solo di un favore agli amici editori - i costruttori Pessina- e neppure di una provocazione preelettorale verso la sinistra.
E infatti il rapporto tra Belpietro (editore e direttore de La Verità e di Panorama) e il quotidiano fondato da Antonio Gramsci potrebbe essere solo all’inizio, nonostante la rivolta dei giornalisti (una trentina) che sono in cassa integrazione a zero ore dal giugno 2017, da quando l’Unità targata Renzi ha fatto flop e chiuso i battenti.
Se i giornalisti hanno giudicato la firma di Belpietro «un affronto alla storia del giornale», in realtà il gruppo Pessina e Belpietro stanno ragionando su una fusione dei due gruppi editoriali, che potrebbero presentarsi nelle edicole con un’offerta “bipartisan”: La Verità e Panorama diretti da Belpietro a presidiare l’ala sovranista e una nuova Unità sul fianco sinistro. Per la guida del quotidiano si parla insistentemente di Luca Telese, firma della Verità e conduttore a La7.
Fonti vicine alla trattativa confermano che sono in corso una serie di discussioni su questa ipotesi, ma che nulla è stato ancora deciso. Il percorso di fusione tra i due gruppi presenta aspetti molto complicati, non solo contabili, ma soprattutto politico-editoriali. Per il Pd a guida Zingaretti non sarebbe un’operazione amichevole, e Belpietro come editore potrebbe risultare indigesto ai lettori del popolo di sinistra, che avrebbero preferito che andasse in porto l’offerta di Michele Santoro. E tuttavia gli incontri sono stati avviati e in un senso o nell’altro la situazione potrebbe sbloccarsi nelle prossime settimane.
Il bivio
Anche perchè a giugno scade la cig per i dipendenti e la società proprietaria dell’Unità (la Piesse del gruppo Pessina e di Guido Stefanelli) deve decidere se procedere con i licenziamenti per fine attività o se riassorbire almeno una parte dei dipendenti. Oppure chiedere al ministero del Lavoro una proroga della Cig per altri sei mesi, in attesa del ritorno in edicola.
La società Piesse, contattata, «non smentisce» la trattativa con Belpietro. Il direttore de La Verità è più prudente: «I Pessina mi hanno chiesto consigli su come rilanciare l’Unità e far quadrare i conti, visto che il mio giornale è tra i pochi che vanno bene. È nato un rapporto di simpatia, ma allo stato attuale non ci sono trattative in corso per una fusione dei due gruppi editoriali. Telese? Non mi è stato chiesto di indicare anche il direttore, di certo non sarò io...».