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 2019  maggio 30 Giovedì calendario

Zamira, la donna che spendeva troppo

A mezzogiorno, 925 sterline in mut ande e calzettoni. Un’ora e tre minuti più tardi, 433 mila sterline di gioielli Cartier. Nel primo pomeriggio, 374 sterline per una camicia da uomo. È la lista della spesa di un giorno come tanti per Zamira Hajiyeva. In dieci anni, questa moglie di un banchiere dell’Azerbaijan ha speso qualcosa di più: 16 milioni di sterline, circa 18 milioni di euro, soltanto da Harrods, i grandi magazzini di Londra simbolo del lusso più sfrenato. Suo marito è in prigione, condannato da un tribunale di Baku a 15 anni di carcere per truffa: è accusato di avere rubato somme colossali alla banca centrale azera, dove lavorava. Ora dietro le sbarre potrebbe finirci anche lei, grazie alla cosiddetta “McMafia law”, ispirata dalla serie televisiva dello stesso nome che ha fatto furore in Inghilterra raccontando le imprese dei mafiosi dell’ex Unione Sovietica emigrati a “Londongrad”, com’è soprannominata in loro onore la capitale britannica, dove si sono ripuliti da crimini efferati ma meno redditizi per dedicarsi a riciclaggio di denaro e imbrogli finanziari. La legge in questione, approvata nel 2018, consente di perseguire un individuo se ci sono dubbi sull’origine del suo patrimonio. Da dove prende il denaro per il suo shopping milionario, Mrs Hajiyeva?
Zamira non ha saputo rispondere. O meglio, ha risposto con una battuta: «Da dove prendo tutti questi soldi? Ma dalle mie 54 carte di credito, naturalmente». A cui aggiungere 3 carte fedeltà di Harrods: il department store un tempo di proprietà di Mohammed al-Fayed, l’uomo d’affari egiziano il cui figlio era fidanzato con la principessa Diana (e insieme a lei morì nell’incidente d’auto a Parigi), ora appartenente all’emirato del Qatar, regala infatti ai suoi più affezionati clienti una sterlina per ogni trenta spesi, per cui Zamira avrebbe potuto utilizzare “punti premio” per oltre mezzo milione di sterline, se si è ricordata di averli ottenuti. Come che sia, i magistrati non l’hanno trovata una spiegazione sufficiente: l’inchiesta andrà avanti, potrebbe portare a un’incriminazione di questa spendacciona da record, al sequestro di una casa da 14 milioni a Chelsea (ma gliene restano varie all’estero, inclusa una in Sardegna) e forse anche a un’estradizione in Azerbaijan, le cui autorità vorrebbero ricongiungerla con il coniuge – non necessariamente nella stessa cella ma comunque in carcere pure lei.
L’elenco delle spese, diffuso ieri, fa girare la testa. La signora ha cominciato modestamente, con 842 sterline in libri per bambini e 140 in profumi. Quindi ha scoperto Cartier, dove ha esordito con un anellino da appena 181 sterline. Poi vestitini firmati Miu Miu (1600 sterline), scarpe di Ferragamo (1539), abiti di Tom Dixon (17 mila). La lista comprende un totale di 250 mila sterline in giocattoli, 1 milione e mezzo in gioielli, 160 mila sterline in profumi. C’è anche una curiosa spesa al bancone della Disney: 99 mila sterline per un non meglio specificato “Bibbidi Bobbidi Boo”. E in un solo giorno Zamira ha speso 1371 sterline per farsi impacchettare i suoi acquisti. Un giorno come tanti, per la regina dello shopping londinese.