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 2019  maggio 29 Mercoledì calendario

Tredici compagnie aeree cinesi all’attacco dell’americana Boeing

Dalla Cina arrivano altri guai per il colosso americano Boeing. L’associazione cinese delle compagnie aeree ha fatto sapere che sosterrà tredici vettori suoi associati nella richiesta di risarcimento danni a Boeing a causa degli aeromobili 737 Max bloccati al suolo per il divieto di volare deciso dopo le due catastrofi aeree, a ottobre nel Mar di Giava e a marzo in Etiopia, che hanno causato, in totale, la morte di 346 passeggeri e membri dell’equipaggio. Le tredici compagnie aeree cinesi insieme possiedono 96 Boeing modello 737 Max. Intanto, già le tre principali aerolinee dell’ex Impero di Mezzo, China Southern, China Eastern e Air China, hanno chiesto ufficialmente di essere risarcite. Secondo l’associazione, a causa del blocco dei voli operati con i 737 Max, il settore cinese del trasporto aereo avrà accumulato perdite per 4 miliardi di yuans (520 milioni di euro) di qui a fine giugno. Tra le cause della richiesta di risarcimento anche il ritardo nelle consegne degli aeromobili alle compagnie, secondo quanto ha riportato Le Figaro.La Cina era stato il primo paese al mondo ad ordinare, due mesi e mezzo fa, l’11 marzo, il blocco dei voli operati con i 737 Max dopo i due incidenti. Poi, il conflitto sino-americano ha avvelato le cose. Ma non è il solo fronte per Boeing. Le compagnie americane come Southwest o American Airlines sono penalizzate dal divieto di volo per i 737 Max. Non solo. Anche alcune aerolinee europee, come Ryanair, hanno avanzato la richiesta di danni. A questo si aggiungono le cause intentate dai parenti delle vittime.
Intanto, non si sa ancora quando i 737 Max potranno tornare a volare. La riunione, il 23 maggio in Texas, delle autorità mondiali dell’aviazione civile, si è conclusa senza una data. Di certo non accadrà prima della fine dell’estate, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Per Boeing non è una buona notizia perchè significa che le autorità regolatrici dovranno mettere a punto una nuova certificazione per il 737 Max, secondo quanto ha riportato Le Monde. Sotto la lente il software antistallo Mcas incriminato per le due catastrofi aeree.
Lo spettro di uno stop lungo dei 737 Max rischia di rovinare pesantemente i conti di Boeing. Un mese dopo il divieto di volo per i 737 Max il colosso di Seattle ha annunciato un primo debito di un miliardo di dollari (894 milioni di euro), secondo Le Monde, ma il conto potrebbe essere ben più salato.