ItaliaOggi, 29 maggio 2019
Scarpe con la punta, una moda dalla Polonia
I saboton sono ciò che succede quando il tuo calzolaio è un fabbro. Proteggevano i piedi dei cavalieri in armatura dell’Alto Medioevo. Quelli che appaiono nella foto appartenevano a Massimiliano I d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero dal 1493 fino alla sua morte nel 1519.La punta, malgrado l’aspetto minaccioso, non era nei fatti funzionale in quanto un cavaliere appesantito dalla piena armatura non sarebbe stato in grado di tirare un calcio efficace. Piuttosto, riproduceva la forma delle scarpe che la gente per bene portava comunemente all’epoca: le straordinarie poulaine dalle punte lunghissime, una scomodissima moda calzaturiera che catturò i piedi dell’Europa continentale e mediterranea per ben oltre un secolo.
Normalmente di cuoio e senza tacco, la poulaine aveva la peculiarità di una punta estremamente lunga, anche più della scarpa stessa. Una moda unisex, la punta portata dalle donne era un po’ meno accentuata di quella dei maschi. Il modello, dal sapore vagamente orientaleggiante, arrivò in Europa alla fine del XIV secolo da Cracovia, allora capitale del Regno di Polonia. Da questo il nome di «scarpa polacca», in francese souliers à la poulaine.
La difficoltà d’uso pratico è evidente. Tra l’altro, la punta, tipicamente imbottita di lana, tendeva ad afflosciarsi nelle giornate di pioggia. I più avveduti usarono rafforzarla con una stecca di fanone di balena. L’intralcio al movimento dava un elegante languore alla camminata di chi le portava, dimostrando tra l’altro che non doveva lavorare per il proprio pane, ma poteva anche essere un problema: in guerra per esempio.
I saboton in acciaio, estremamente costosi, erano sostanzialmente riservati ai soli principi e ai grandi signori. I combattenti a terra dovevano tagliare via la punta delle proprie poulaine in cuoio se volevano muoversi in fretta. Un’immagine dal Luzerner Schilling, la «Cronaca di Lucerna», 1513, della battaglia di Sempach tra svizzeri e austriaci, commenta elegantemente lo scarso valore dei secondi mostrando, accanto alla calca in lotta, un grande mucchio di punte di poulaine da loro lasciate per potere fuggire a gambe levate.