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 2019  maggio 28 Martedì calendario

L’Ungheria è l’Eldorado per i denti, costi inferiori rispetto al resto della Ue

L’Ungheria è diventata l’Eldorado per le cure dentistiche perché costano meno, quasi la metà, rispetto agli altri Paesi della Ue. Sempre più francesi, ad esempio, affollano gli studi dei dentisti ungheresi a detta della Cassa di assistenza sanitaria francese: per un impianto dentale pagano all’incirca 550 euro contro gli oltre mille che avrebbero dovuto spendere a casa propria, secondo quanto ha riportato Le Monde. Le tasse pesano per il 15%. Tuttavia, i francesi che vanno a farsi curare i denti in Ungheria sono lo 0,086% dei pazienti degli studi in Francia.I francesi hanno scoperto questo tipo di turismo sanitario dopo i britannici, gli svizzeri e gli italiani. Rifarsi il sorriso in Ungheria costa all’incirca 12 mila euro contro gli oltre 27 mila in Francia, secondo le cifre riportate da Le Monde. I pazienti sono incentivati dai prezzi low-cost delle protesi dentarie che a casa propria non potrebbero pagarsi. Eppure, perlopiù, appartengono alla classe media. Nel 2018 i francesi hanno speso 3,93 milioni di euro dai dentisti ungheresi. Erano 2,74 milioni nel 2011, secondo Le Monde.
L’attrattività dei dentisti ungheresi non nasce adesso, ma ha radici storiche. Già prima della caduta del comunismo, nel 1989, i vicini austriaci andavano in Ungheria a farsi fare ponti e corone. Per loro, cittadini di un paese neutro e tampone durante la guerra fredda, la frontiera era aperta. Grazie a questa particolarità, i dentisti ungheresi hanno saputo sviluppare questo settore attirando poi il resto degli europei. E dopo l’adesione dell’Ungheria alla Ue, nel 2004, alcune cure sono state riconosciute come rimborsabili dal servizio sanitario. Inoltre, a fare il resto ci hanno pensato il passaparola insieme alla pubblicità degli studi dentistici (in Ungheria già allora non era vietata) e l’emergere di compagnie aeree come easyJet hanno accelerato il movimento. Il risultato è che diversi studi dentistici ungheresi non accolgono altro che pazienti stranieri, che in alcuni casi crescono del 25% l’anno. I dentisti hanno pratiche standardizzate e si sono specializzati in due-tre trattamenti.
In Ungheria sono nate anche delle agenzie specializzate che organizzano tutto: viaggio, visite dentistiche e soggiorno. I pazienti spendono all’incirca sui 9 mila euro e per finanziare i propri progetti di cura e il 70% di loro chiede un prestito in banca. Questo modello di business, però, determina qualche criticità per i pazienti: la rapidità delle cure spesso è un problema perché la compressione può minacciare la qualità dei risultati. E se qualcosa non va il ricorso alla giustizia è più complicato.