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 2019  maggio 27 Lunedì calendario

Il governo tedesco consiglia agli ebrei di non indossare la kippah

Il responsabile governativo per la lotta all’Antisemitismo, Felix Klein, ha cambiato idea. «Non è consigliabile per gli ebrei tedeschi di indossare la kippah. Almeno, non ovunque in Germania». Fino a poco tempo fa – anche in un’intervista a Repubblica dell’anno scorso – il diplomatico tedesco si era mostrato meno allarmato sull’argomento, ma l’aumento dei crimini e della discriminazione nei confronti degli ebrei lo hanno fatto ricredere. Ad alcuni media, Klein ha spiegato che “il crescente imbarbarimento” e la “mancanza di pudore” nel manifestare l’odio contro gli ebrei lo avrebbe indotto a sconsigliare loro di indossare il tradizionale copricapo. Un imbarbarimento cui avrebbero contribuito “fortemente” i social media e il web, «ma anche gli attacchi continui alla cultura della memoria». Per Klein si tratta dunque di ripristinare una cultura storica che «sia anche in grado di trasmettere empatia».
Ad aprile dello scorso anno era stato il presidente della Comunità ebraica tedesca, Josef Schuster, a sconsigliare agli ebrei di girare per le grandi città tedesche con la kippah. «Meglio un cappello da baseball o un altro copricapo», aveva detto Il riferimento di Klein ai tentativi di banalizzare il nazismo è chiaramente indirizzato all’ultradestra Afd – basti ricordare l’affermazione del capogruppo Alexander Gauland che definì il dodicennio hitleriano «una cacca d’uccello nella millenaria storia tedesca». E Klein ha ricordato ieri che il 90% degli attacchi antisemiti proviene da ambienti di estrema destra.La destra stessa ama propagandare un antisemitismo che sarebbe legato ai recenti flussi di profughi, ma Klein taglia corto. Quando le aggressioni arrivano da musulmani, «in genere sono persone che vivono in Germania da molto tempo». E «guardano canali arabi dove viene diffusa un’immagine fatale di Israele e degli ebrei». Klein si sta impegnando enormemente per aiutare la polizia e le autorità pubbliche a intervenire in modo più incisivo contro gli attacchi agli ebrei. «C’è molta incertezza su cosa sia antisemitismo e cosa no».
Il governo ne ha dato di recente una definizione molto chiara, anche per differenziare l’antisemitismo rispetto alle legittime critiche a Israele, ad esempio. E Klein vuole diffonderla il più possibile.