Avvenire, 26 maggio 2019
Diecimila bambini scomparsi in Italia
Quasi diecimila minori scomparsi all’anno; per l’esattezza 9.400 nel 2018. È l’impressionante chi-l’ha-visto che la Polizia di Stato ha reso disponibile ieri in occasione della Giornata internazionale per i bambini scomparsi (secondo alcune stime sarebbero ben 8 milioni all’anno nel pianeta: 22.000 al giorno!).
Di quei 9.400 “ragazzi sperduti” in Italia, quasi sempre dopo una fuga volontaria da casa o dagli istituti di accoglienza, solo il 48% viene ritrovato entro l’anno, con percentuali che oscillano però dall’81% di soluzioni positive per i minori italiani ad appena il 35% nel caso di stranieri. Le novità emergenti sono infatti quelle dei migranti non accompagnati, che spesso sono facile oggetto di “sparizioni” criminali dopo il loro arrivo nella Penisola, e i rapimenti da parte di uno dei genitori in matrimoni misti finiti con la separazione.
Peraltro va notato che nell’ultimo triennio si è registrata una flessione nel numero di segnalazioni di scomparsi sia per minorenni italiani (da 3.077 nel 2016 e 3.061 nel 2017 si è scesi a 2.541 nel 2018) sia per gli stranieri, più che dimezzati dai 14.290 del 2016 ai 6.923 dell’anno scorso; sempre nel triennio, la percentuale dei rintracciati italiani ha oscillato dal 92% all’81%, mentre i ritrovamenti di stranieri sono rimasti stabili intorno a un terzo dei ricercati. Il dossier elaborato dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia, che per questa materia collabora con altri 28 Paesi riuniti nella Rete Globale per i Minori scomparsi (Gmcn, Global missing children network), è ricco di dati che vanno letti in chiaroscuro. Balza all’evidenza anzitutto che due terzi degli scomparsi sono stranieri, percentuale che cresce con l’età fino al 92% quando si tratta di adolescenti: ragazzi che fanno perdere
le loro tracce per entrare nella schiera dei migranti irregolari. Lo studio evidenzia che nel 77% dei casi risolti, la conclusione positiva si realizza entro un mese (media dai 22 ai 28 giorni), anzi fortunatamente la maggior parte dei bambini viene ritrovata nelle prime 24 ore; tuttavia – come si diceva – ben due terzi dei ricercati stranieri e un decimo degli italiani non viene più rintracciato nemmeno dopo tre anni di ricerche.
Dà i suoi dati anche Telefono Azzurro, che da 10 anni gestisce per conto del Ministero dell’Interno una linea diretta per la segnalazione e il ritrovamento dei bambini scomparsi (il numero unico europeo, gratuito e attivo 24 ore su 24, è il 116.000). Nel decennio la onlus ha gestito 3.720 casi: circa un migliaio dovuti a sottrazione di figli da parte di un genitore (630 internazionali e 448 nazionali), un altro migliaio generati da fuga (620 da casa e 499 da istituto), 378 rapimenti e ben 692 casi di minori stranieri non accompagnati scomparsi nel nulla e spesso destinati a diventare vittime di abusi o di tratta. Nel solo 2018 Telefono Azzurro ha gestito 150 segnalazioni, il 20% dei quali ha riguardato appunto minori soli. Il dossier di Terres des Hommes è dedicato invece in modo più specifico alle violenze sui bambini, che tuttavia sono all’origine di non poche fughe da casa: nel 2018 i minori vittime di abuso sono stati circa 5.000 e gli omicidi sono addirittura cresciuti del 5%: quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. La violenza domestica è la causa della maggioranza dei reati, oltre un migliaio; cresciuto del 23% il numero dei bambini picchiati fino ad aver bisogno di ricovero. Il 60% delle vittime sono bambine o ragazze. E si capisce allora perché alcuni minori preferiscono non farsi trovare mai più.