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 2019  maggio 26 Domenica calendario

Nel mondo si fuma ancora troppo

In questo momento più di un miliardo di persone fumano, consumando in media più di mezzo pacchetto di sigarette al giorno. Questo nonostante i fumatori siano stati avvisati in ogni modo possibile che il fumo uccide, fa male e che se ne subiranno le conseguenze. Secondo alcuni studi muoiono vittime del fumo più di sette milioni di persone ogni anno, di queste quasi 900mila per fumo passivo; ed entro la fine del secolo, si stima che il fumo avrà ucciso più di un miliardo di persone. L’esposizione al fumo causa il 12 per cento di tutte le morti per malattie cardiache, raddoppia il rischio di ictus e inoltre più la persona è giovane quando comincia a fumare, più è probabile che muoia di cancro al polmone. Sono cifre impressionanti, conseguenza di un vizio che sviluppa ben venticinque patologie gravi, un fattore di rischio che non riguarda quindi solo il cancro al polmone ma anche le patologie cardiovascolari. Nonostante le evidenze scientifiche dimostrano la pericolosità del fumo per la salute, in Italia fuma circa il 20 per cento della popolazione (circa 12,2 milioni di persone): una forte dipendenza dal tabacco e, oltreché dannosa per la salute, anche costosa. Ne hanno parlato, in un convegno a Milano dal tema “Fumo e Ictus”, diversi esperti prestigiosi fra cui Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. In un’intervista ha sottolineato che «basta una sigaretta al giorno per aumentare, fino al 74% nei maschi e 119% nelle donne, il rischio di malattie coronariche. Una sola sigaretta al giorno fa aumentare del 30% anche il rischio di ictus». E la sigaretta elettronica? Non è una panacea come alcuni pensavano, non toglie del tutto lo stimolo e perciò la possibilità di riprendere a fumare rimane elevata. Secondo Garattini «le nuove sigarette elettroniche sono meno dannose in relazione ai tumori ma a causa del loro contenuto di nicotina, talvolta superiore, hanno a che fare con le malattie cardiovascolari, forse ancora di più delle sigarette». Perché allora la gente fuma? A causa dell’assuefazione; una volta che l’organismo si abitua alla nicotina si stabilisce un bisogno quotidiano di dosi regolari. All’assuefazione si uniscono l’abitudine e certe situazioni che fanno insorgere il desiderio della sigaretta. Il tabacco è identico alla droga: si basa su domanda e offerta. Se non esiste un mercato redditizio, l’offerta si esaurisce. Dobbiamo capire che oggi il tabagismo è più costoso, in termini di vite e di denaro, di ogni tipo di droga, incidenti automobilistici, omicidi e assalti terroristici messi insieme. Secondo alcuni, degli attuali fumatori nove su dieci dicono di voler smettere. Le ricerche mostrano però che solo un fumatore su quattro riesce a togliersi il vizio e questo nonostante su ogni pacchetto di sigarette compaia l’avvertimento che il fumo mette a repentaglio la salute. Molti esperti consigliano di cercare di smettere rapidamente, di colpo. Questo non ha mai ucciso nessuno e anzi sembra essere il modo migliore per togliersi il vizio.