la Repubblica, 26 maggio 2019
I problemi del Botswana
La democrazia del Botswana, nata da una delle più coraggiose storie d’amore del secolo scorso, quella fra Seretse Khama, che sarebbe stato il primo presidente del Paese indipendente, e Ruth Williams, donna britannica bianca che sposò contro il parere della sua famiglia, è insidiata da scelte contro l’ambiente e gli animali.
Il declino del Paese è iniziato subito dopo l’addio alla presidenza di Ian Khama, figlio della famosa coppia, che un anno fa ha lasciato il potere dopo 10 anni di leadership. Al suo posto, il suo vice, membro del suo stesso partito (il Bdp): Mokgweetsi Masisi. Dopo qualche mese di convivenza, i due uomini sono arrivati alla rottura: ieri Khama ha annunciato l’addio al Bdp spinto dalla scelta del successore di annullare il divieto di caccia agli elefanti che lui stesso aveva voluto nel 2014.
Un braccio di ferro che va avanti da mesi. Le prime avvisaglie si erano avute a settembre quando erano state trovate 87 carcasse di elefanti mutilate: una strage senza precedenti. Era da poco entrata in vigore una nuova legge voluta da Masisi, che aveva di fatto disarmato la squadra anti-bracconaggio. E prima, era maggio, durante una conferenza sul futuro degli elefanti con gli altri Paesi sudafricani, Masisi aveva regalato ai suoi ospiti seggioline realizzate con le zampe dei pachidermi. Tre giorni fa, l’ultima novità: la riapertura ufficiale della caccia agli elefanti. Dietro alla scelta, secondo il presidente, c’è la volontà di ridurre una popolazione in crescita, che crea danni alle colture e quindi all’uomo, e anche quella di fare cassa con le licenze. La decisione è arrivata un giorno dopo l’allarme dell’Onu sul rischio estinzione. Il Botswana è il Paese con più elefanti al mondo: 130mila.
Non sorprende che l’ex capo di Stato Khama, ambientalista convinto, ieri abbia deciso di abbandonare il partito. «Mi unirò al gruppo politico degli ex membri di partito e lavorerò con loro per rimuovere Masisi», ha detto.Quando Khama junior era salito al potere nel 2008, sapeva bene che doveva farsi carico di un’eredità difficile da eguagliare. Quella del papà, padre dell’indipendenza, la cui storia ha ammaliato anche Hollywood tanto da trasformarsi, nel 2016, in un film. Khama senior era un principe, destinato al trono: era pronto a rinunciarci per amore.Era il 1948, l’apartheid in Sudafrica diventava legge e il colonialismo mostrava il suo lato più oscuro. Ma a Londra Seretse incontrò Ruth Williams e se ne innamorò, a dispetto del governo britannico che dettava legge in quello che sarebbe diventato il Botswana. E per quell’amore si mise contro anche i capi tribù anziani. Dopo qualche anno di regno, Seretse fondò nel 1961 il Partito democratico, diventando primo ministro della neonata democrazia un anno dopo, e portando il suo Paese all’indipendenza nel 1966.In 10 anni di governo Ian Khama ha superato la prova: il Botswana ha conosciuto un grande sviluppo, diventando una delle mete favorite degli amanti della natura. Un’eredità che ora rischia di scomparire.