ItaliaOggi, 25 maggio 2019
A New York i tanti robot di Amazon smistano migliaia di articoli al giorno
A New York, l’ex hangar JFK8 di 80 mila mq ospita uno dei più moderni magazzini di Amazon (2.500 dipendenti) dove i robot giocano un ruolo essenziale. Qui centinaia di migliaia di prodotti ordinati dai newyorkesi vengono spediti ogni giorno dal colosso americano dell’e-commerce. JFK8, inaugurato a ottobre 2018, è uno dei 26 centri di trattamento (sui 175 totali) cosiddetti automatizzati che Amazon conta nel mondo, e presto la Francia avrà il suo: aprirà in estate Brétigny-sur-Orge, in Essonne (sono annunciati mille posti di lavoro), secondo quanto ha riportato Le Monde. Questi siti svolgono un ruolo fondamentale nella strategia di Amazon, e in particolare nella sua capacità di consegnare ai propri clienti nel più breve tempo possibile. Situati nei pressi dei maggiori centri urbani stoccano il più grande inventario di referenze. Qui gli articoli ordinati vengono impacchettati e spediti.Dal 2012 i robot hanno iniziato a prendere posto nei magazzini di Amazon e la loro presenza continua a crescere. La dimostrazione è proprio nell’hangar JFK8 di Staten Island dove alcune migliaia di piccoli apparecchi, sembrano agili scaffali intelligenti, a rotelle, si muovono automaticamente. Quando arrivano nuovi prodotti sono loro a portarli alle persone incaricate di registrarli, a posizionarli negli scaffali e di stoccarli. Un sistema di illuminazione indica al dipendente il miglior comparto dove inserirli. Una volta completata la missione, il robot trasporta lo scaffale nella zona di stoccaggio che gli sembra più appropriata. Non si tratta qui di mettere la PlayStation con la PlayStation: random è considerato preferibile e se un prodotto è popolare, è meglio che venga diffuso ai quattro angoli dello spazio di stoccaggio.
Diversamente dai magazzini tradizionali non è più il dipendente che va a cercare il prodotto ordinato, ma è il robot-scaffale a portarglielo. Questi robot sono connessi fra loro e trovano rapidamente l’articolo che serve e la traiettoria più breve per arrivarci. In questo modo Amazon può stoccare il 40% in più di articoli sulla stessa superficie.
La presenza dei robot secondo quanto aveva riportato l’agenzia Reuters, ripresa da Le Monde, avrebbe potuto mettere a rischio 1.300 posti di lavoro da Amazon, ma il gigante di Seattle, che complessivamente conta 630 mila dipendenti, aveva replicato sostenendo che i robot avrebbero permesso di aumentare l’efficacia di Amazon (dal 2012, con l’arrivo dei robot sono stati creati 300 mila posti di lavoro) e i guadagni sarebbero stati reinvestiti in nuovi servizi creando così ulteriori nuovi posti di lavoro.