la Repubblica, 25 maggio 2019
Facebook-coin, Zuckerberg cerca i vecchi nemici
L a pace si fa con il nemico. Un principio che vale in politica.Ma ancora di più quando ci sono di mezzo i soldi. Anche se “virtuali”. Ecco perché non deve stupire se Mark Zuckerberg non si è opposto ad aprire una trattativa con i gemelli Winklevoss – Cameron e Tyler – suoi ex compagni di college che a suo tempo lo accusarono di aver “rubato” l’idea che ha portato alla creazione di Facebook e che per questo ottennero 65 milioni di dollari. Secondo il Financial Times, Zuckerberg avrebbe bisogno nuovamente di loro per il lancio di una criptomoneta che potrebbe essere utilizzata dagli utenti del social network numero uno al mondo (ma anche di Instagram e di Whatsapp) per acquisti e per scambiarsi servizi direttamente su internet. I due fratelli, anche grazie ai soldi intascati da Zuckerberg, hanno fondato Gemini, piattaforma in cui è possibile scambiarsi monete virtuali considerata molto affidabile e specializzata in valute digitali con un rapporto di parità con quelle tradizionali (e non con una valutazione autonoma come il bitcoin). Proprio la scelta su cui si sta orientando Zuckerberg per la sua.