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 2019  maggio 25 Sabato calendario

Cosa dice la legge sul fascismo

I saluti fascisti gridati in piazza dai militanti di CasaPound e Forza Nuova, di certo senza remore ma anzi vantati come un diritto, sono il primo segnale visibile. Basta seguire una manifestazione, e il fatto è lì, sotto gli occhi di chiunque voglia vedere — forze dell’ordine, magistratura, ministri competenti — e paragoni quel comportamento con le leggi in vigore. La Costituzione, e leggi assai antiche, dalla lettura semplice e dall’applicazione consolidata. Ma è tutto il resto, oltre al saluto romano, che inquieta: l’armamentario offensivo che salta fuori a ogni perquisizione, e che porta a una domanda: CasaPound e le altre organizzazioni neofasciste rispettano la Costituzione? E se la violano perché non vengono messe fuori legge?


Il diritto alla piazza
«Dal 2011 al 2016, lo dice il Viminale, CasaPound ha collezionato 20 arresti e 359 denunce. Chi di dovere intervenga. CasaPound va sciolta, adesso». Questo l’appello, condiviso da molti, dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini. Ma è possibile? Il costituzionalista della Sapienza Gaetano Azzariti risponde: «Le ripetute violenze cui abbiamo assistito, causate direttamente o meno da forze che si dichiarano neofasciste, richiedono un’urgente verifica. Diverse procure si muovono in questa direzione. E con recenti decisioni sono state condannate persone che si dichiaravano "fieri fascisti"». La Cassazione ha appena confermato la condanna al consigliere comunale di Milano che nel 2013 fece il saluto romano a palazzo Marino. Da allora, i saluti romani esibiti si sono centuplicati. E non solo. CasaPound è ormai un marchio di affiliati candidabili che non hanno remore a mettere in mostra il Dna fascista.


Contro la Carta
Però la Carta è lì, con la sua Dodicesima disposizione, e la legge Scelba che ne ha attuato il dettato. Alla domanda se CasaPound violi la Costituzione risponde così il procuratore aggiunto di Bari Roberto Rossi, che ha ottenuto il sequestro preventivo della sede di CasaPound dopo gli scontri del settembre 2018. Un’aggressione organizzata, con militanti provenienti dall’intera Puglia. «La legge Scelba è attuale perché trae fondamento da una norma costituzionale che vieta, per ovvie ragioni storiche, la ricostituzione del partito fascista». Dunque è vietato pensarla come Mussolini in Italia? Replica Rossi: «Non è reato esprimere in privato il pensiero fascista, ma lo diventa se si fanno le stesse cose che faceva il partito fascista: usare lo squadrismo come modo di vivere la politica, servirsi della violenza fisica contro gli avversari mediante gruppi di persone, o esaltare pubblicamente il razzismo e i pensieri fascisti. Tutti comportamenti vietati e penalmente rilevanti». Aggiunge Azzariti: «Sarebbe opportuno chiarire una volta per tutte la compatibilità di queste organizzazioni con la Costituzione. Tenendo presente che le leggi Scelba e Mancino e due sentenze della Consulta del ‘57 e del ’58, nonché diverse sentenze di Cassazione, esigono il controllo dei giudici per tutti gli atti di violenza idonei a determinare il pericolo di ricostituzione del partito fascista».


Bari e le altre procure
Bari ha dimostrato nettezza su Casa-Pound. La Digos, dopo gli scontri in piazza, perquisisce la sede e trova di tutto, «sfollagente, manubri da palestra, manganelli telescopici». E la procura non crede che i manubri servissero «per fare ginnastica». Il procuratore Giuseppe Volpe non ha dubbi sul sequestro: «Abbiamo ipotizzato il reato dopo aver rinvenuto oggetti atti a offendere, e valorizzato il dato che durante la manifestazione anti Salvini, CasaPound avesse riunito esponenti provenienti da fuori, ipotizzando un intervento con aggressione fisica».


Libero pensiero e manganello
Nel motivare il sequestro Rossi ricorda quanto scrivevano i pretori nel 1920 agli albori del fascismo: «Cito le sentenze che hanno affermato come l’utilizzo di comportamenti violenti o la manifestazione pubblica di idee fasciste costituisca già di per sé l’azione di un gruppo che usa le stesse modalità del fascismo». Ma lo scioglimento di CasaPound è possibile? Carte alla mano Rossi dice: «Allo stato attuale abbiamo solo pronunce non ancora passate in giudicato. Ma in astratto, manifestazioni reiterate del partito fascista da parte di soggetti appartenenti a un gruppo politico possono comportare, stando all’articolo 3 della legge Scelba, lo scioglimento dell’intera organizzazione». Ovviamente dovrebbe essere il governo a farlo.


La corsa elettorale
Alla domanda se è costituzionale che partiti come CasaPound e Forza Nuova corrano alle elezioni Azzariti risponde: «In assenza di un accertamento giudiziario certamente sì. Ma proprio questo dovrebbe indurre a verificare rapidamente che non si tratti di un partito fascista sotto mentite spoglie. Di fronte a una sentenza passata in giudicato, il Viminale dovrebbe sciogliere e requisire i beni, come prevede la legge».