il Fatto Quotidiano, 24 maggio 2019
Gli sfoghi della Pascale: «Salvini lercio buffone»
Sul profilo WhatsApp di Lady Berlusconi si legge la qualsiasi. Francesca Pascale non ha problemi nel condividere con i numerosi contatti telefonici (che possono leggere i suoi status pubblici) quale sia la sua opinione su Matteo Salvini. Che poi, fino a prova contraria, sarebbe ancora alleato del suo Silvio in una miriade di città e regioni.
Ecco alcune perle del Pascale-pensiero: “Lercio e buffone”, scritto a caratteri cubitali sulla foto del ministro dell’Interno; “Omofobi” e “Pagliacci senza gloria” sull’immagine del leghista con Marine Le Pen. Poi anche una vignetta di Vauro che raffigura il “Capitano”, e la didascalia di Lady B. vagamente allusiva: “È contro i diritti civili e le droghe… ma vuoi vedere che…”. E ancora: foto di striscioni contro il leghista e della famosa copertina di Rolling Stone anti Salvini (pure qui con il gioviale commento: “Buffone!”).
Gli screenshot delle sparate WhatsApp di Francesca Pascale ovviamente stanno facendo il giro delle chat dei parlamentari di Forza Italia. A pochi giorni dal voto europeo, il partito attraversa uno dei momenti più delicati della sua storia. La compagna dell’ex Cavaliere è da tempo una delle protagoniste della faida che dilania gli azzurri. Da una parte c’è lei, insieme all’ex nemica Mara Carfagna, a sostenere la fazione “moderata”, antileghista e antisovranista. Dall’altra i realisti – alcuni nomi: Gianni Letta, Niccolò Ghedini, Licia Ronzulli – fautori di una linea più sensibile all’appeal e alla crescita inesorabile di Salvini.
Lo stesso Berlusconi proprio ieri si è sforzato di minimizzare i dissapori con il vicepremier e distendere il rapporto in un’intervista a Cronache di Napoli: “Con Salvini e la Lega siamo alleati da 25 anni, altro che nemici. Insieme non perdiamo un’elezione”. Qualcuno deve avvisare la first lady.
La Pascale è al centro di veleni e critiche anche per il ruolo attivo che ha avuto nella composizione delle liste europee. E in particolare nella scelta di uno dei candidati nel collegio dell’Italia meridionale, l’imprenditore beneventano Leonardo Ciccopiedi. Secondo le malelingue del suo stesso partito, Ciccopiedi non avrebbe spiccate capacità politiche, diciamo, né meriti diversi dall’essere uno stretto amico “della Francy”. Né è stato apprezzato che una delle pochissime sortite di Berlusconi in questa campagna elettorale sia stata dedicata proprio a Ciccopiedi: una telefonata pubblica durante la presentazione della sua candidatura.
Insomma, non bastassero i sondaggi, alle spalle dell’ex Cavaliere, alla vigilia dell’ultima sfida politica, si combatte una piccola guerra di retrobottega. Alimentata dalla sua compagna.