Corriere della Sera, 24 maggio 2019
Esiste il diritto all’oblio per un vecchio amore?
La domanda giusta non è se sia vero o no. Semmai: dovevamo proprio saperlo? Nello specifico: il Piccolo Idiota (non è diffamazione, è il nome che Richard Melville Hall, in arte Moby, si è scelto su Twitter) aveva davvero ogni diritto di raccontare nella sua seconda autobiografia, Then It Fell Apart, di aver avuto una breve relazione con Natalie Portman? Il musicista statunitense non si è limitato a raccontare della volta in cui lui e la madre di Luke Skywalker avrebbero camminato mano nella mano per Harvard scambiandosi baci sotto le romantiche fronde degli alberi secolari del campus, ma ha ricordato di quando allo scoccare della mezzanotte lei lo avrebbe invitato nella sua stanzetta del dormitorio: «Dopo che si è addormentata, con molta attenzione mi sono allontanato dalle sue braccia, ho preso un taxi e sono andato via».
Tanta poesia con l’attrice Premio Oscar per Il cigno nero non poteva restare un ricordo privato, andava condivisa con i fan che seguono Moby, oggi 53 anni, dal suo debutto nel 1990. Con umiltà lui ha ammesso: «Ero solo un bevitore festaiolo pelato, mentre lei era una bellissima star del cinema. Eppure era nel mio camerino e stava flirtando con me». E anche il fatto che lei, sempre secondo i generosi ricordi di lui, lo abbia piantato per un altro, in fondo era stato un sollievo, perché così non aveva dovuto raccontarle dei suoi problemi di ansia.
Fatto sta che Natalie non ha gradito un cuore così aperto. E in un’intervista ad Harper’s Bazaar ha replicato dicendosi sorpresa di scoprire che Moby abbia pensato di essere il suo fidanzato per il breve periodo in cui si sono visti. «Lo ricordo come un uomo molto più grande di me (di 16 anni, ndr) che si comportava in modo inappropriato: io avevo 18 anni, ero un’adolescente. Avrei apprezzato che lui o l’editore mi avessero contattata. Mi disturba che abbia scritto quelle cose per fare pubblicità al suo libro». Al che è arrivata la ri-replica su Instagram: «Ci siamo frequentati per un breve periodo nel ‘99 e poi siamo rimasti amici per anni. Non capisco come Natalie Portman possa travisare quel periodo. Nel mio libro lo descrivo con molte foto. Comprendo che sia rammaricata dall’avermi frequentato, lo sarei anche io. Ma questo non altera la verità dei fatti della nostra breve storia romantica».
La scrittrice Venturi
«Se hai vissuto una storia significativa, hai diritto a raccontarla Altrimenti no»
Comunque sia andata, siamo lontani anni luce dall’eleganza con cui lo scrittore Juan Ramírez de Lucas custodì in segreto l’amore per Federico García Lorca, di cui era stato l’ultimo amante: solo dopo la sua morte, nel 2010, lasciò disposizioni per aprire la scatola che conteneva versi inediti, disegni e lettere appassionate. Moby, però, è in buona compagnia. La cantante Lily Allen, in My Thoughts Exactly inserì tra i suoi Pensieri esatti il racconto del volo hot con Liam Gallagher, ai tempi sposato con Nicole Appleton.
Qual è allora il confine? «Se hai vissuto una storia significativa, hai diritto di raccontarla in un’intervista sincera», risponde Maria Venturi, che trent’anni fa scrisse la «bibbia dei sentimenti», L’amore si impara, e tre mesi fa è tornata in libreria per Solferino con Cuore matto. «Penso a Katia Ricciarelli quando parlò di Josè Carreras. Qui invece mi sembra il caso di chi si pavoneggia con gli amici al bar».