Corriere della Sera, 24 maggio 2019
La spesa dei partiti su Facebook
«L’avete visto in qualche telegiornale? Video-choc: immigrato senza biglietto picchia capotreno». Così recita il post sponsorizzato, pubblicato sulla pagina di Matteo Salvini il 10 maggio, per cui la Lega ha speso di più tra quelli attualmente visibili sul social network: una cifra compresa fra 10 mila e 50 mila euro. E una parte considerevole dei 100 mila euro investiti sulla pagina del vicepremier e leader del Carroccio in pubblicità destinate all’Italia nell’ultimo mese. Sono andati oltre il Parlamento europeo,275 mila euro, e il Partito democratico (110 mila euro, con un video inneggiante a una «nuova Europa, per andare avanti tutti» che ne ha catalizzati fra i 10 e i 50 mila). In quarta posizione c’è Silvio Berlusconi: 75 mila euro e un’inserzione sulla storica battaglia di Forza Italia sui diritti degli animali. Non pervenuto Luigi Di Maio e, a meno di acuti nel rush finale, timido il Movimento 5 Stelle. Quello che nacque come partito della Rete, in questa rete ha speso solo 8.674 euro, tutti nella settimana del 15-21 maggio. Come Berlusconi, un migliaio di euro i pentastellati lo hanno scommesso sui diritti degli animali. Giorgia Meloni e Fratelli D’Italia hanno invece speso finora 50 mila euro e rotti al grido di lotta alla povertà e all’islamizzazione dell’Europa. Roberto Rosso è dello stesso partito, ma per sostenere la sua corsa a Bruxelles ha investito autonomamente 19 mila euro. Fra i singoli in classifica anche i leghisti Angelo Ciocca e Matteo Gazzini e i dem Caterina Cerroni e Nicola Danti. Oltre a fornire questi dati, Facebook sta proseguendo con la rimozione delle pagine che violano le sue policy: per ora, 77 in Europa, 23 delle quali italiane, su segnalazione dell’Ong Avaaz. A livello globale, tre gennaio e marzo, ci sono stati 20 milioni di appelli per le eliminazioni per spam, colpa di cui spesso si macchiano le pagine che fanno disinformazione. Cinque milioni sono stati accolti.