Corriere della Sera, 24 maggio 2019
Il caso Merkel e i populisti
EUROPAX
Caro Aldo,
ecco una previsione per le prossime elezioni europee. Vinceranno tutti. La Lega perché arriverà al 30%. I 5 Stelle perché prenderanno più voti del Pd. Il Pd perché supererà il 20%. Berlusconi perché avrà ancora una quota di fedelissimi. Le due signore Meloni e Bonino perché i loro partiti supereranno la soglia del 4%. Persino i partitini che resteranno sotto il 4%, e quindi non avranno rappresentanti al Parlamento Ue, si dichiareranno soddisfatti, per aver ricevuto un voto di testimonianza. Nessuno si dichiarerà perdente. Perderà l’Italia, perché sarà rappresentata da una maggioranza di nazionalisti antieuropei. Sbaglio?
Maurizio PaoliCaro Maurizio,
ho dovuto verificare che lei non fosse un sondaggista, perché i sondaggi non possiamo pubblicarli. Lei mi sembra però un sottile analista politico. Vedrà che le Europee andranno come lei profetizza. (L’unico dubbio è se Emma Bonino supererà il 4 per cento, o se invece una parte dei suoi voti potenziali andrà sul Pd).
L’Italia sarà quindi l’unico Paese dell’Unione in cui forze dichiaratamente populiste supereranno il 50 per cento dei voti. Probabilmente sarà anche l’unico tra i grandi Paesi in cui i due partiti di governo supereranno il 50 per cento (in Germania forse non ce la faranno Cdu, Csu e Spd insieme, vale a dire i due partiti che si riconoscono nel Ppe e quello legato al socialismo europeo).
La Lega, che uscirà dalle urne largamente come primo partito italiano, è una forza dichiaratamente anti-europea. La retorica sull’«Europa da ricostruire» non deve incantare: Salvini è alleato con personaggi, a cominciare da Marine Le Pen, che l’Europa la vogliono distruggere.
I Cinque Stelle hanno preso posizioni più sfumate e contraddittorie, come spesso accade. Ma ho sentito Di Maio dire che il suo principale obiettivo è evitare che popolari e socialisti arrivino al 50 per cento, e far sì che il Ppe debba trattare nuove alleanze. Ma con chi? Non restano che i sovranisti o, se preferisce, caro Maurizio, gli anti-sistema. Lo stesso Berlusconi, del resto, propone un accordo tra popolari e sovranisti.