Il Sole 24 Ore, 23 maggio 2019
L’agricoltura verticale è più produttiva
Riduzione del suolo utilizzato del 95%, consumi d’acqua minori del 70% e al contempo 80% di maggiori ricavi. Sono alcuni degli aspetti positivi dell’agricoltura verticale che emergono da Future Farming, la ricerca di Porsche Consulting sul futuro dell’industria agricola. Entro il 2050 la sicurezza alimentare richiederà due miliardi di ettari di terra aggiuntivi, un’area delle dimensioni del Brasile. Le vertical farming – coltivazioni idroponiche in serre fuori suolo, chiuse, su più livelli, climatizzate e automatizzate – garantiscono una produttività 75 volte maggiore quello della coltivazione tradizionale e il consumo d’acqua è circa il 95% in meno rispetto alle coltivazioni tradizionali in campo. Un ulteriore vantaggio è che una vertical farm può essere localizzata ovunque, persino all’interno di grandi centri urbani, eliminando le lunghe tratte logistiche e assicurando al consumatore finale prodotti regionali freschi.