ItaliaOggi, 22 maggio 2019
Cento ciliegi offerti dal Giappone al Kazakistan in segno di amicizia
La politica si fa anche con i fiori. Gli affari si sviluppano esportando anche bellezza. Lo sa bene il Giappone che, per radicare la propria partnership con il Kazakistan, punta tutto sui sakura, i ciliegi, la cui fioritura primaverile è una delle cartoline più caratteristiche del Paese del Sol Levante. Un quadretto che in passato ha conquistato anche Nursultan Nazarbayev, l’ex presidente della Repubblica, che ora potrà ammirare lo stesso spettacolo nella città che gli è stata dedicata, Almaty, oggi ribattezzata Nur-Sultan.Nelle settimane scorse, i funzionari municipali hanno accolto i giapponesi per piantare i primi cento ciliegi lungo l’argine del fiume Esentai, un gesto che è stato celebrato come simbolo di amicizia tra la città e il Giappone dal sindaco, Bauyrzhan Baibek e da Sato Kazunori, presidente della Tokyo Rope International, azienda specializzata nella produzione e lavorazione di materiali compositi in fibra di carbonio e nella progettazione di infrastrutture per la prevenzione dei dissesti idrogeologici.
«Abbiamo portato esattamente il tipo di sakura che si adatta al clima di Almaty, dopo i primi cento alberi ne pianteremo altri», ha detto Kazunori, «i residenti di Almaty, senza lasciare la loro città natale, potranno godersi la loro fioritura». La sua società sta lavorando a un progetto di protezione degli argini del fiume che attraversa la capitale kazaka. «Un sistema di protezione ingegneristico, robusto e durevole, che si basa su una lega di alluminio e zinco: Rock Box. Non ha analoghi nel mondo, ha aggiunto il presidente, «anche la sua compatibilità ambientale è importante».
La società giapponese, che ha investito in Kazakistan aprendo uno stabilimento per la produzione di acciaio e un secondo impianto per soluzioni ad alta tecnologia, ha inoltre investito circa 2,5 milioni di euro per aprire un ristorante giapponese eco-style vicino al fiume e continuare così i lavori di protezione dell’argine fluviale.
La città di Nursultan ringrazia, aspettando la prossima primavera per poter ammirare l’Hanami (guardare i fiori ndr) in salsa kazaka, cioè la tradizionale fioritura primaverile dei ciliegi. Ma la città deve fare i conti con un’aria parecchio inquinata e per cercare di realizzare una barriera verde che possa ripulirla dallo smog, nelle settimane scorse sono stati piantati 7 mila alberi tra querce, aceri, betulle e tigli. Nel corso della primavera, poi, saranno messi a dimora altre 12 mila piante. Ma i ciliegi, tanto amati dal leader del Paese, occupano un posto particolare.