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 2019  maggio 22 Mercoledì calendario

Giorgio Albonetti, a capo di Lswr-Edra: la sanità italiana si fa strada a colpi d’innovazione

«Tutti parlano del primato italiano nel fashion, design, auto di lusso. Nessuno parla dell’industria del farmaco. Ebbene, l’Italia è prima in Europa nella produzione di farmaci (31,2 miliardi di euro di valore, al secondo posto la Germania con 30), prima nell’export (25 miliardi) e seconda al mondo, dopo la Cina, nella produzione delle materie prime usate dalle industrie farmaceutiche. Non sarebbe il caso di «celebrare» anche questo primato del made in Italy?»: Giorgio Albonetti è il co-fondatore e presidente di Lswr Group, società fondata nel 2012, sede a Milano, che si occupa (soprattutto col marchio Edra) di tutto quanto serve al mondo del farmaco, della sanità, dell’odontoiatria e della veterinaria. «Ce n’era bisogno- spiega- in 6 anni siamo arrivati a 40 milioni di fatturato e il bilancio 2019 si chiuderà a 44 milioni. La nostra missione è immaginare soluzioni innovative per il futuro del sistema-salute, contribuendo a risolvere le inefficienze e migliorare la cura».L’ampio catalogo comprende una banca-dati dei farmaci (con 200 mila utenti farmacisti e visitata, la parte pubblica, da un milione di internauti al mese), 37 periodici specialistici online (tra cui: Dica33it, DoctorNews, Farmacista33) e 51 cartacei, corsi di aggiornamento professionale, organizzazione di congressi e meeting, servizi di comunicazione, casa editrice di libri e manuali di medicina (400 nuovi titoli l’anno, il 30% venduto via Amazon). All’estero è presente in Polonia, Albania e Spagna, dove ha appena acquisito Cyan Editores, sede a Madrid, leader in Spagna e Portogallo «nell’attività di formazione, informazione e comunicazione rivolte ai professionisti del settore odontoiatrico». Sta entrando coi libri (ovviamente tradotti in inglese) nel mercato americano. Inoltre sta sviluppando la presenza sul web: «Tra le rivoluzioni della rete», dice, «vi è quella di aver reso obsoleti i tradizionali informatori farmaceutici, coloro che bussavano negli studi dei medici per illustrare l’efficacia dei farmaci. Oggi questo rapporto tra le imprese farmaceutiche e i medici avviene on line, è più comodo ed efficace per tutti e noi ci poniamo come mediatori, riceviamo l’input dall’industria e lo trasferiamo ai medici e ai farmacisti».
Quali sono le tendenze in campo sanitario? Risponde Albonetti: «Si punterà sempre più sulla prevenzione e sul rispetto della terapia. I farmacisti avranno grosse responsabilità. Un esempio è il nostro sistema FarmaCheck, strumento per verificare l’appropriatezza, le interazioni e le precauzioni nell’assunzione dei farmaci. In concreto: il medicinale venduto a un paziente viene registrato nel sistema computerizzato, se quel paziente si ripresenta a chiedere una nuova confezione il farmacista può verificare (conoscendo il numero delle pastiglie o delle fiale contenute nella confezione) se ha assunto quel farmaco nei tempi prescritti. Se verifica anomalie chiederà spiegazioni e potrà addirittura avvertire il medico. Non si tratta solo di risparmiare sulla spesa farmaceutica ma anche di evitare danni alla salute del paziente».