Il Sole 24 Ore, 22 maggio 2019
Europee, le schede elettorali saranno riciclate
EUROPAX
Sarà anche tra gli ultimi, ma la scheda elettorale è ancora un presidio in carta al 100%. Di notevole importanza dati i ritmi con cui si succedono le elezioni nel nostro paese. Come spiegano dal centro studi di Assografici, sulla base dei dati di produzione Istat, le schede elettorali rientrano nella voce più generica di prodotto “stampati pubblicitari e commerciali”, che fa registrare una positiva incidenza e un forte impulso sulla produzione del settore grafico italiano nei mesi immediatamente precedenti alle elezioni. «Nel 1° trimestre 2018, prima delle elezioni politiche di marzo 2018, c’era stata una forte (e inattesa) crescita produttiva degli stampati pubblicitari e commerciali ( +21,4% sul 1° trimestre 2017), che si può spiegare appunto principalmente con la stampa delle schede elettorali».
Nei giorni in cui i Comuni stanno per mandare al macero i 65 milioni di schede elettorali delle elezioni europee del 2014, in vista del prossimo week end, nelle sedi elettorali, stanno per arrivarne altri 66 milioni. La regola stabilisce che per ogni consultazione elettorale il numero di schede stampate equivalga a quello del corpo elettorale a cui bisogna aggiungere il 30% di schede in più, come scorta. Questa tornata il corpo elettorale è composto da circa 51 milioni di elettori e avremo quindi una montagna di 66 milioni di schede elettorali. Il si stampi in tutti i casi arriva dall’Istituto poligrafico dello Stato che ha stabilito un modello di scheda elettorale che prevede l’uso di carta copiativa riciclabile con una grammatura di 90 grammi al metro quadrato.
La fibra, dice un manager cartario di lungo corso, può essere riciclata fino a 6 volte e le schede elettorali che, una volta al macero hanno un valore franco cartiera tra i 100 e 120 euro a tonnellata, sono un buon punto di partenza per nuove schede elettorali ma anche per cartoncino, imballaggi e carta per uso igienico. E aggiunge Carlo Montalbetti, il direttore generale del Comieco, se è vero che «la quantità di carta utilizzata durante ogni elezione è enorme, la buona notizia è che si può recuperare». «Per legge – continua Montalbetti – le schede elettorali stampate possono tornare in cartiera dopo 5 anni dalla consultazione». Così solo oggi possiamo riciclare quelle utilizzate nelle ultime elezioni europee del 2014. Nel caso di queste europee, invece, vedremo tornare a nuova vita le schede elettorali stampate nel 2024. Con un tasso di riciclo del 100%, in un’Europa semprepiù circolare che prevede che entro il 2025, almeno il 55% dei rifiuti urbani domestici e commerciali debba essere riciclato. L’obiettivo salirà al 60% nel 2030 e al 65% nel 2035. In particolare, per carta e cartone, l’obiettivo di riciclo è del 75% entro il 2025 e dell’85% entro il 2030. L’Italia, per una volta, è leader europeo con un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici dell’80% e una media di 10 tonnellate di macero riciclate al minuto.