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 2019  maggio 21 Martedì calendario

Biografia di Nanni Balestrini

Nanni Balestrini (1935-2019). Scrittore. Poeta. Artista. «La violenza politica, che ha una sua ragion d’essere in specifici momenti storici, è uno strumento che va usato in alcune occasioni. Negli anni Settanta poteva essere la scelta giusta. Oggi no» (nel 2005). Determinante l’incontro con Luciano Anceschi, suo professore di Filosofia al liceo scientifico, che lo fece subito diventare redattore della rivista Il Verri. Studi di Economia (il padre sperava in un impiego nell’industria), lasciò tutto e andò a lavorare alla Bompiani, dove trovò Umberto Eco: «Mi son trovato a far parte di un gruppo di giovani scrittori e critici la cui aspirazione era fare piazza pulita con un passato recente che la nostra generazione non sopportava più, ed entrare in sintonia col resto d’Europa». Fece poi parte degli intellettuali che fondarono a Palermo il Gruppo 63. Nel 1979 fondò la rivista letteraria Alfabeta. Incriminato insieme ad altri esponenti di Autonomia operaia per associazione sovversiva, banda armata e partecipazione a 19 omicidi tra cui quello di Aldo Moro (è il cosiddetto “Teorema del 7 aprile” del giudice di Padova Pietro Calogero). Fuggito a Parigi, fu poi assolto. Nel 2004, all’indomani dell’arresto in Francia del latitante Cesare Battisti, è stato uno dei primi firmatari dell’Appello per la sua liberazione. Del 2007 Tristano, «romanzo multiplo in copia unica». Già edito da Feltrinelli nel 1967, ma solo in un’unica forma base, Derive/Approdi lo ha ristampato in 3.000 copie diverse secondo le regole dell’ars combinatoria (remix di frasi preesistenti estratte da atlanti, giornali, romanzi rosa e guide turistiche «ricombinate» a formare un testo narrativo). Per Eco: «Balestrini si presenta come lo scrittore più pigro che sia mai esistito, perché si potrebbe dire (esagerando un poco) che di suo non ha mai scritto una sola parola e ha soltanto ricomposto brandelli di testi altrui». Nel 2012 per la manifestazione internazionale d’arte contemporanea dOCUMENTA (13), Tristano diventò «il film più lungo del mondo» (oltre 2.400 ore). Nel 2010 ha contribuito al lancio di Alfabeta2, di cui era redattore. «Con Eco e altri ci siamo decisi, constatando una situazione italiana sempre più incancrenita, una cultura sempre più degradata. Gli intellettuali non possono più starsene a contemplare il naufragio, ci vuole un SOS» (Andrea Cortellessa). Tra le sue opere anche: Vogliamo tutto (Feltrinelli 1971), Gli invisibili (Bompiani 1987), Sandokan, storia di camorra (Einaudi 2004). Ha raccolto le sue poesie in Tutto in una volta (Edizioni Leone 2003). Ha raccontato l’esperienza del Gruppo 63 nel saggio Gruppo 63. L’Antologia (Testo&Immagine 2002, scritto con Alfredo Giuliani); il decennio 1968-77 attraverso il montaggio di volantini, manifesti, comunicati e altri testi ne L’Orda d’oro (Sugarco 1988, scritto con Primo Moroni); la morte di Giangiacomo Feltrinelli ne L’editore (Bompiani 1989).