ItaliaOggi, 21 maggio 2019
Diritto & Rovescio
Macron, che non riesce nemmeno a far fronte alla sua quota del 2% del pil per sostenere le spese della Nato che gli competono, rilancia la palla e propone un esercito europeo destinato, dice lui, a fronteggiare non solo i nemici all’Est e anche gli Stati Uniti. Intanto propone che, da subito, alle gare per le forniture degli armamenti dovrebbero essere esclusi i paesi non Ue per cui su piazza rimarrebbero solo i francesi e i tedeschi. Macron non vuol però saperne di mettere in comune nella Ue la sua bomba atomica e il suo seggio nel consiglio di sicurezza della Ue che costituirebbe il corollario della politica di difesa comune. Il Pd aderisce a questo disegno anti-italiano, tant’è che candida come europarlamentare in Italia il braccio destro italiano di Macron a Parigi. Mentre Macron candida in Francia nelle sue fila l’ex sottosegretario pd italiano per i rapporti europei. Visto chi lo premia, il sottosegretario tutelava gli interessi italiani o francesi nella Ue coi governi Renzi e Gentiloni?