il Fatto Quotidiano, 21 maggio 2019
Sono nati due gemelli figli di Putin?
Lunedì 6 maggio nasce Archie, conte di Dunbarton, figlio del principe Harry e dell’ex attrice Meghan. Il giorno dopo, martedì 7 maggio, a Mosca, nascono due gemelli: sarebbero i figli di zar Vladimir e di Alina. Mentre del Royal Baby sappiamo tutto, dei “putini” non si sa nulla. Nemmeno che sono venuti alla luce. Perché la storia d’amore tra Putin e l’ex ginnasta Kabaeva è tabù in Russia. Guai a parlarne. Si sa, non si dice, tantomeno si scrive. Neanche Oliver Stone, durante la sua lunga e pur amichevole intervista con il presidente russo diventata un best seller, si è azzardato ad affrontare l’argomento. Appena ha accennato al divorzio dalla moglie Ljudmila (avvenuto nella primavera del 2014), ha visto Putin incupirsi. Il capo del Cremlino ha aggrottato la fronte, ed ha cambiato argomento. Stone ha capito che non era il caso di insistere.
Perché tanto riserbo? “Ho una vita privata con cui nessuno deve interferire”, ha sancito una volta per tutte Putin. Non vuole finire come i reali d’Inghilterra sulle prime pagine dei tabloid. E poi, ha spiegato l’ex diplomatico Vladimir Fédorovskij (che vive in Francia e scrive saggi sulla Russia a ritmo torrenziale), Putin è stato plasmato dalle paranoie del Kgb, e “sa che i parenti sono vulnerabili”. Putin teme per la loro incolumità. Non vuole che siano vittime della perniciosa curiosità di tabloid e social network.
Per questo ha protetto la vita delle due figlie avute dalla prima moglie, obbligandole a mantenere un profilo basso, e talvolta, ad usare altre generalità. Per questo Alina Kabaeva, che ha appena compiuto il 12 maggio scorso 36 anni, avvenente ex campionessa olimpica ai Giochi di Atene, detentrice di 9 titoli iridati e 15 europei, si è chiusa sempre nel più stretto riserbo e non ha mai rivelato chi fosse il padre di Dmitrj, il figlio nato nel dicembre del 2009, o della figlia nata nel novembre del 2012, sebbene la loro paternità sia stata attribuita a Putin dai mezzi di informazione stranieri, soprattutto tedeschi ed americani. I due si sono conosciuti nel 2000. Alina non ha mai nascosto la sua ammirazione per il presidente, al punto che nel 2007 è diventata deputata alla Duma, per Russia Unita, il partito egemone di Putin.
Ad infrangere la regola (non scritta ma severamente applicata) del silenzio è stato ieri il coraggioso giornalista investigativo Sergej Kaneev, 57 anni, che in passato, lavorando per la Novaja Gazeta, lo stesso giornale di Anna Politkovskaja, ha rischiato la pelle (hanno tentato di strangolarlo). Gli è capitato spesso di finire in cella. Nel 2016 ha scritto un articolo sulla figlia maggiore di Putin, Maria Vorontsova e sulla sua vita lussuosa (al contrario della narrazione ufficiale) il che gli ha provocato grossi problemi, per usare un eufemismo.
Oggi vive in esilio. La notizia dei gemellini, da lui riportata in un post della sua seguita pagina di Facebook, è circostanziata da alcuni dettagli: ad assistere la partoriente, sottoposta a taglio cesareo, ci sarebbe stato “un medico superstar italiano”, di cui non rivela il nome, almeno per il momento. Con lui, l’accademico professore Ghenadij Sukhikh, direttore del centro medico nazionale di ostetricia. Prima del ricovero, uomini della sicurezza avrebbero perlustrato ogni metro quadrato dell’ospedale, allontanato metà dei medici e garantita la privacy totale, questo riferisce Kaneev.
Anche la data del parto ha una sua importanza. Perché è avvenuto due giorni prima della tradizionale sfilata nella piazza Rossa per commemorare la Grande Guerra Patriottica e la sconfitta dei nazisti. Dunque, nel sentire nazionalpopolare russo, i “putini” sarebbero figli della Vittoria. Un buon auspicio, tenuto però ben custodito, all’ombra del Cremlino. Eccesso di segretezza? Una volta il sito ReadRussia.com ha scritto: “La cosa più imbarazzante è che non un solo media russo ha mai scritto che la Kabaeva ha avuto un figlio”.
Nel giro di poche ore, la notizia dei gemellini ha fatto il giro del web russo. Sugli scudi, ovviamente, i filoputiniani che negavano la storia. Più scettico dni.ru/showbiz: forse “c’è stato qualcosa”. La reputazione di Kaneev è tale che qualche sito d’informazione, come new9ru ha cercato di metterla sull’equivoco, scrivendo che siti d’informazione alzavano le barriere difensive, effettivamente in quell’ospedale c’è stata una donna che ha dato alla luce due gemelli, ma si chiama Kabajeva e non è quella di Putin.
Anni fa, nel 2008, quando il giornale Moskovskij Korrespondent osò scrivere che Putin stava per divorziare dalla moglie Ljudmila, successe il pandemonio. Putin s’infuriò, l’editore Alexander Lebedev chiuse il giornale. E quando, in Sardegna, una cronista chiese a Putin, ospite di Berlusconi, se la notizia era vera, B. fece il siparietto della mitragliata all’indirizzo dell’indiscreta cronista.