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 2019  maggio 18 Sabato calendario

Alfonso Bonafede: «La Lega ha forzato solo per fini elettorali»

Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, è nato a Mazara del Vallo (Sicilia).

Dal telefono rumori di autostrada: “Ho fatto una visita senza preavviso al tribunale di Livorno, poi una serie di appuntamenti elettorali”. Ma il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il numero due del M5S, trova comunque il tempo di parlare. Anche del rapporto tra politici e magistrati, in giorni di continui arresti: “Al di là delle singole inchieste c’è un’emergenza sulla corruzione. E io terrò la magistratura al riparo dagli attacchi della politica”.
Partiamo dal dl sicurezza-bis di Salvini. In pre-consiglio i tecnici del suo ministero hanno avanzato forti critiche al testo, partendo dalla multa per chi soccorra i migranti in mare.
I tecnici dei vari ministeri si stanno confrontando tranquillamente con quelli del Viminale. Se c’è l’obiettivo di approvare norme che erano state dimenticate nel precedente decreto, è comprensibile. Ciò che pare strano è che nel testo non ci sia nulla sui rimpatri, che pure sono un tema fondamentale ora.
Sul decreto c’è uno scontro.
Semplicemente, fino a oggi avevamo sempre parlato delle norme prima di portarle in pre-Consiglio. Invece ora si è partiti dalla valutazione tecnica.
Cioè non vi parlate più?
Personalmente fino a due mesi fa avevo un’ottima interlocuzione con la ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, con cui abbiamo collaborato per molte leggi. Ma nelle ultime settimane ho avuto rari contatti con la Lega.
La multa è eticamente raccapricciante oltre che incostituzionale, no?
Il tema tecnico raramente può essere slegato dal tema etico, quindi dalla costituzionalità della norma. Se chi viola le regole viene sanzionato non ci trovo nulla di male. Ma la valutazione va fatta sul testo che arriverà in Consiglio dei ministri, e per ora siamo alle bozze. Sarebbe stato meglio parlarne prima.
Salvini ha forzato?
Sì, anche perché continua a ripetere che vogliamo dire no al decreto, con un’enfasi immotivata. E il mio sospetto è che questa sia una forzatura a fini elettorali.
“Se lunedì in Cdm non approviamo il decreto mi arrabbio”, ha detto.
L’umore del ministro dell’Interno non è un mio primo problema.
I tempi per approvarlo lunedì non paiono esserci.
Su questo non dico nulla. Posso ricordare quanto ho fatto sulla riforma del processo penale e di quello civile, che per me è il modo giusto di lavorare. Ovvero ho messo attorno a un tavolo magistrati e avvocati prima di scrivere i testi.
Ai vertici sulle riforme Salvini e i leghisti non si sono presentati.
Sono saltati all’ultimo minuto, e non per colpa mia. Ne parleremo dopo il 26 maggio.
Dalla Lega filtra che la riforma penale non va bene, perché contiene proposte “troppo a favore delle procure”, come scrive il Giornale.
Nei tavoli di lavoro c’erano quattro associazioni di avvocati e una in rappresentanza dei magistrati, che solo una ne hanno. Dopodiché i leghisti non sanno nulla del testo. Fare critiche prima di leggerlo dà l’idea che si voglia alzare un polverone sulla giustizia.
Cosa contiene la riforma penale?
Punterà a eliminare i tempi morti del processo e a far conoscere a tutte le parti la tempistica. Appena possibile, il giudice dovrà indicare il calendario delle udienze.
Salvini ripete che, se non si fanno le riforme, non potrà scattare lo stop della prescrizione.
Ho dato la mia parola ai cittadini. E a un certo punto si tirerà una linea: chi c’è c’è.
Luigi Di Maio ha parlato di una “nuova Tangentopoli”. Una chiara accusa anche alla Lega, no?
Non abbiamo mai detto che i leghisti sono corrotti. Ma chiediamo a tutti i partiti una risposta immediata di fronte ai casi di corruzione.
Se condannato, il sottosegretario Rixi dovrà andarsene?
Non mi esprimo su singoli casi.
È tornato lo scontro tra politica e magistratura?
L’epoca degli attacchi alla giustizia di Berlusconi e del finto centrosinistra non deve tornare.
Il conflitto di interessi è un tema attuale o un annuncio elettorale?
Se elimini il conflitto fai sì che chi ricopre cariche non possa trovarsi di fronte alla tentazione di scegliere tra i suoi interessi e quelli dei cittadini.
Tra le proposte c’è quella di lasciare per due anni senza stipendio i magistrati che si siano candidati. Non è punitiva?
Il tema delle porte girevoli tra magistratura e politica è molto delicato e va affrontato dal Parlamento. Ma per il Movimento il magistrato che entra in politica non può tornare a fare il giudice o il pm che per definizione devono essere terzi e non di parte.
Dove sono finite le norme contro gli evasori?
Le norme contro la grande evasione arriveranno. Abbasseremo le soglie di punibilità e servono strumenti più efficaci per il recupero di soldi e beni.
E lo Sblocca-cantieri è efficace? Per molti favorirà le tangenti, ed è assai critico anche l’Anac di Cantone.
Si vuole solo semplificare la procedura per gli appalti sotto i 200mila euro. Detto questo, tutte le norme sono migliorabili. E con l’Anac c’è un ottimo e costante dialogo.