Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  maggio 17 Venerdì calendario

La Isoardi racconta Salvini

di Claudio Sabelli Fioretti
 
È stata una quasi first lady. Perché era fidanzata con un quasi primo ministro. Non se la tirava. Ma i giornali di gossip impazzivano per lei e inventavano di tutto. Chi avesse voluto attingere alla Verità, però, poteva andare su Instagram dove ogni giorno lei, Elisa Isoardi, conduttrice della Prova del Cuoco, e lui, Matteo Salvini, segretario della Lega, ministro dell’Interno, leader indiscusso della nuova destra italiana, aggiornavano il popolo sulla loro storia. Poi, all’improvviso, la storia è finita. Su Instagram, naturalmente.
Elisa, recentemente Matteo ha detto che delle sue cose private non vuole parlare con i giornali.
«Non ci posso credere. Proprio lui. Lui che ha vissuto sui social. Lui che è diventato ministro con Instagram».
Tutta la vostra storia è extra-privacy. Pensa alla foto in cui gli dai il benservito su Instagram. Voi due, a letto.
«Una foto di una delicatezza estrema».
La Lucarelli la battezzò «la foto after sex».
«Non era una foto sexy…».
After sex, Elisa, “dopo il sesso”. Non avevate fatto l’amore?
«No, era un momento idilliaco del nostro rapporto».
Ma lui dormiva.
«Era sveglio! Mica faccio la foto con uno che dorme».
Te l’immagini De Gasperi che si fa una foto del genere?
«De Gasperi è un’altra epoca. Salvini è il re di questa nuova forma. È stato il primo politico a far entrare la gente nella sua vita. Quello che ha cambiato la comunicazione politica».
Veramente è stato Renzi.
«Salvini ha un milione e mezzo di follower. Renzi solo un milione».
Ti sei mai impegnata in politica?
«Solo sentimentalmente, ma non conta».
Come non conta…
«Non è politica. È amore».
Tu per chi voti?
«Votavo Salvini quando stavo con lui. Lo amavo!».
Se tu fossi stata leader del Pd, Matteo avrebbe votato per te?
«Ma sicuramente. Non ho dubbi».
E prima di Salvini chi votavi?
«Dal centro al centrodestra».
Il primo voto?
«Berlusconi».
Sinistra mai?
«Ho votato anche a sinistra. Zingaretti».
Continuerai a votare Salvini?
«Non lo so, debbo capirlo dai programmi».
Te li dico io. Cacciare gli immigrati, sparare ai ladri, tassare i poveri e detassare i ricchi…
«Non sono proprio d’accordo».
E allora?
«Devo ancora decidere. Mi piace la Meloni. Mi piace la politica al femminile. Mi piace anche la Boldrini. Voterò una donna. Mi è piaciuto il fatto che Di Maio abbia favorito le donne nelle liste per le europee».
Sei una femminista.
«Ma non amo le quote rosa».
Sei andata a Verona?
«No».
E se te lo avesse chiesto Salvini?
«Nemmeno. L’amore ha diritto di potersi esprimere in tutte le forme». Salvini invece è un estremista. E infatti non stiamo più insieme».
Ma perché vi siete lasciati? Diccelo finalmente.
«Quando non si comunica più...».
E Ahlam El Brinis, la ragazza ventunenne di origini marocchine con cui si fece fotografare a Milano Marittima? E tu che baci l’avvocato a Ibiza?
«Ma poi siamo tornati insieme. Era due anni fa».
Quindi erano solo tradimenti.
«No».
Baciare un altro non è tradimento?
«Ci sono cose che non si riescono a spiegare».
Fallo.
«La donna a volte è dispettosa. E te la fa pagare».
Era una vendetta!
«Probabilmente sì. Matteo andava un po’ troppo in giro».
Zazzava…
«E io l’ho fermato».
L’avvocato non si è sentito strumentalizzato?
«Era un mio amico!».
E tu i tuoi amici li baci?
«Ma quello era un bacio a stampo, si vedeva benissimo».
A stampo?
«Come potrei baciare te, in questo momento».
Mi baceresti a stampo?
«Troppo tardi. Non ho più vendette da fare».
Sei tu che hai lasciato lui?
«Sì».
E lui che cosa ha detto?
«Che era giusto così».
Non si è messo a piangere?
«Salvini non piange mai».
E tu hai pianto?
«Tantissimo. Ho sofferto tantissimo. Ma non per lui».
Per la sconfitta?
«Era la prima storia importante della mia vita. Le colpe erano al 50 per cento. È normale che si soffra e a volte si pianga».
Salvini ci ha riprovato a tornare con te?
«Sì, ci ha riprovato. Ma non fino in fondo. E nemmeno io».
Molti dicono che devi tutto a Salvini, che ti ha raccomandata.
«Salvini non raccomanda. Non è un faccendiere. È un politico di nuova generazione».
Nuovo Salvini? Ma che dici? È in politica da quasi trent’anni.
«Al limite sono stata io a raccomandare lui…Vabbé, ridi pure. Ci siamo conosciuti quando lui non era ancora il Salvini di ora. Io parlavo bene di lui e lo umanizzavo».
Salvini ha detto, recentemente: «Io non voglio fare nomi, ma c’è gente che guadagna due milioni in Rai, come la Clerici. Non faccio nomi. La Clerici».
«Ha detto questo? Non lo sapevo».
Tu quanto guadagni?
«260 mila euro. Lordi».
Lordi.
«La Clerici ha più anni di me e ha più ore di volo».
Battuta velenosa.
«Spero di arrivare ai suoi livelli. Ho 36 anni. Ci sarà il giorno che Salvini dirà: “C’è qualcuno che guadagna due milioni. Non faccio nomi: la Isoardi”».
Aldo Grasso, che nella sua rubrica di critica tv tratta male tutti, ti ha trattata sempre benissimo.
«Quando feci Effetto Sabato scrisse: “Sulla Isoardi ci scommetterei”. Non se l’aspettava nessuno in Rai. Ci ha visto lungo. E ricordi Giorgio Albertazzi a Tv Talk?».
Certo. Disse: «Odio le trasmissioni di cucina ma non posso perdermi Elisa!». Ti paragonava a una grande attrice hollywoodiana.
«Greta Garbo».
Ci andava leggero.
«Ringrazio e taccio».
Elisa, sei una stangona. Eppure porti i tacchi alti.
«Una volta ero cicciottella e allora pensavo: mi alzo e mi sfino».
Anche adesso…
«Maleducato. Da quando faccio La prova del cuoco tendo a ingrassare. Però sono alta 1,78».
Potevi fare la pallavolista.
«Invece ho fatto la ciclista. Da ragazzina facevo le gare».
E vincevi?
«No. Ma nella mia categoria eravamo tre. Arrivavo ultima ma salivo sempre sul podio».
Una cosa è certa. Hai un piedone. Il 41.
«Come Caterina Balivo. Che è più bassa di me».
Sei stata Miss Fragola…
«A Peveragno, Città delle Fragole, mi iscrisse mia madre…».
Le madri sono la rovina delle figlie…
«Ogni scarrafone…».
Hai genitori belli?
«Mia madre bella, mio padre bellissimo, castano con occhi grigio azzurri, uguale a me».
Sei bellissima per merito di padre.
«Sono bellissima per merito di tutti e due. Mia madre mi iscrisse anche a Miss Italia e divenni Miss Cinema».
Ma niente cinema. Invece: teatro, sfilate e televisione. Con una velocità di carriera pazzesca e anche un po’ sospetta. Salvini non c’era. Chi ti raccomandava?
«Tutti».
Parliamo dei tuoi amori. Giancarlo Vissani.
«Per carità, un amico».
Alberto Matano.
«Ma no! Un amico».
Simone Rugiati, lo chef.
«Un amico».
Tutti amici. Lele Mora ha elencato i tuoi amori: Flavio Briatore.
«Un amico. Lo conosco da quando avevo 18 anni».
Panariello. Un amico?
«Panariello, sì. Siamo stati insieme otto mesi».
Mai avuto un fidanzato bello?
«La bellezza non è tutto».
Uno molto brutto. L’ambasciatore onorario del Belize, Pupi D’Angeri, uomo ricchissimo.
«Un amico da tanto tempo».
Insomma, Panariello. E poi?
«L’attore Danilo, il carabiniere Raffaele, il filosofo Pierluigi e il politico Matteo».
Gli altri tutti amici.
«Se ci sono baci fammeli vedere».
Ti faccio vedere una foto: la tua mano è dentro la tasca di Ilario, sul sedere.
«Ilario è un amico. Tu gli amici non li tocchi?».
No.
«Non li abbracci?».
Non infilo le mani sul sedere… E Alessandro Di Paolo, quello attuale?
«È un amico…».
Somiglia a Cetto La Qualunque. A te piacciono i bruttarelli.
«Lo dice anche una mia amica: “A te te piaciono li mostri”».
La tua storia con Salvini è iniziata nel 2015…
«No. Non è vero. Era il 2013. Siamo stati clandestini due anni».
E come avete fatto?
«Siamo stati bravi».
Di che cosa parlavate?
«Avevamo molti argomenti. Le politiche agricole, la Coldiretti, le quote latte».
Una passione travolgente.
«Le quote latte ci hanno unito moltissimo. Parlavamo, parlavamo».
Sempre al telefono?
«Dopo un po’ ci siamo visti su una terrazza di Roma».
Su una terrazza di Roma a parlare di quote latte. “Come conquistare un leghista parlandogli delle quote latte”. Sarebbe un grande tutorial.
«Andammo avanti più di un anno così».
Neanche un bacetto?
«Il bacetto è arrivato dopo sei mesi».
Volevo ben dire.
«E comunque l’ho baciato io».
Tu?
«Ho dovuto farlo. Fosse stato per lui…».
Sareste ancora alle quote latte.
«Esatto».
Alessandro Cecchi Paone ha detto: “Come fa la Isoardi a stare con uno come Salvini? È rozzo, veste male, non si lava, e l’alito sa di grappa”.
«Quando stava con me non era così. Faceva la doccia. C’è ancora il suo accappatoio in casa mia».
Non l’ha richiesto indietro?
«No, l’avevo comprato io. E adesso lo uso io».
Veste male?
«Non più. La sua estetica è cambiata. Dalle felpe è passato alle giacche. Qualcosa gli ho insegnato».
Per esempio?
«Abbinare i colori».
E l’alito che sa di grappa?
«Non direi. Ma come mai Cecchi Paone sa tutte queste cose? Ne sa più di me?».
Sotto le foto, su Instagram, pubblicavi frasi romantiche.
«Ero nella fase poetica della mia vita».
Frasi di Gio Evan, grande autore di poesie liceali…
«Mi dispiace che Gio Evan sia diventato famoso come “il poeta dell’Isoardi”».
Hai detto: «Ai miei spettatori interessano le emozioni che trasmetto quando sono in onda». Sul serio? Trasmetti emozioni?
«A me il cibo crea emozioni. E le trasmetto».
Non se ne può più di soffritti e di padelle.
«Ne avremo ancora per vent’anni».
Dio mio.
«Il cibo è la nostra benzina».
Chi sono i migliori delle telepadellas?
«Noi, perché lo facciamo in diretta e per due ore al giorno».
Salvini guardava La prova del cuoco?
«Prima di me non lo so. Dopo sì».
Litigavate?
«Sicuro».
Il litigio più forte?
«Quello sui silenzi. A me piace molto parlare».
Tu volevi parlare e lui stava zitto.
«Esatto».
Come si è risolta la faccenda?
«In silenzio».
Vi siete mai picchiati?
«Gira voce?».
Insomma vi siete picchiati!
«Ma nooo. Al massimo io».
Hai picchiato un ministro?
«Gli dissi un giorno: la scorta non ti serve fuori, ti serve dentro casa».
Vi prendevate a schiafi!
«Lui mai, lui mai».
Lui mai, ma tu?
«Un buffetto».
Che fai, ridi?
«Vorrei evitare che mi arrestassero».
Vi siete dati dei nomignoli?
«Lui mi chiamava Iso, io lo chiamavo Sal».
Un aggettivo per Salvini.
«Carismatico».
Carismatico?
«Non ti sembra carismatico?».
Proprio no.
«Non avrebbe tutto questo apprezzamento dal popolo».
Sei sicura di conoscerlo bene? Una volta lo hai definito «imprevedibile». Ma Salvini è la persona più prevedibile che ci sia al mondo.
«L’ho detto quando ero innamorata».
Dai un voto alla tua bellezza, da uno a dieci.
«Ho un sacco di difetti. Spalle grosse, troppo alta, pancetta, naso storto e lungo».
Naso storto?
«Stortignaccolo. Ma fa carattere. Non lo cambierei mai».
La prima volta che hai fatto l’amore?
«A 18 anni, a Roma, mi sono innamorata di Danilo De Santis, aspirante attore come me. Era il cugino di Giorgia, la cantante. Un amore bello e spensierato. Durato parecchi anni. Finì in analisi. Lo ha raccontato lui in un’intervista».
Perdoni il tradimento?
«L’ho scoperto una sola volta. Non era Salvini».
Tu hai mai tradito?
«Una volta sì, ma non era Salvini».
Salvini è una icona gay?
«L’ho letto. Forse è a causa di quel servizio fotograico che fece per Oggi. Nudo. Bello quel servizio. Tenerone».
Secondo te perché l’ha fatto?
«Era il periodo in cui Renzi si mascherava da Fonzie. Quella era la sua risposta».
Vorresti avere una storia con Di Maio?
«Ma sei pazzo?».
(dal Venerdì)