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 2019  maggio 17 Venerdì calendario

Aerei, tassare il cherosene per ridurre la CO2

Un prelievo fiscale di 33 centesimi per ogni litro di cherosene. È la proposta contenuta in uno studio commissionato nell’aprile 2017 dalla direzione generale dei trasporti della Commissione europea e che avrebbe dovuto essere pubblicato nel maggio 2018, esattamente un anno fa. Ma, a distanza di dodici mesi, il dossier è ancora fermo. Il quotidiano Le Monde è riuscito a procurarsi questo documento di 66 pagine, le cui conclusioni rappresentano una piccola rivoluzione. Lo studio raccomanda appunto di introdurre un prelievo di 33 centesimi di euro per litro di carburante, una misura che avrebbe l’effetto di ridurre del 10% le emissioni di CO2. Il meccanismo è semplice, secondo gli autori del documento: l’aumento del prezzo del carburante si ripercuote sul prezzo dei biglietti (circa il 10%), innescando un calo della domanda e dei voli. La tassa di 33 centesimi permetterebbe anche di ridurre un altro effetto negativo del traffico aereo: il rumore. Il tutto senza conseguenze per il settore in termini di impieghi.A livello europeo il trasporto aereo è responsabile di appena il 3% delle emissioni totali di gas a effetto serra. Ma questo contributo dovrebbe esplodere nei prossimi anni: le previsioni scommettono su un raddoppio entro il 2037, per raggiungere gli 8,2 miliardi di passeggeri, contro i 4,1 miliardi del 2017.
Intanto la Svezia dal 1° aprile 2018 applica una tassa-clima tra i 6 e i 39 euro sui biglietti aerei, in funzione della destinazione. In un anno il numero dei passeggeri è diminuito di oltre il 4%, di cui più del 5% sui voli domestici.