Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  maggio 16 Giovedì calendario

Investimenti stranieri, la Cina declassata dal primo al sesto posto

Nella classifica dei paesi più attrattivi per gli investimenti stranieri la Cina continua a perdere posizioni. L’ultima edizione dello studio di A.T.Kearney sugli investimenti esteri nel mondo vede l’ex Celeste impero, che nel 2012 occupava il primo posto in classifica, scalzato dal quinto posto 2018 nientemeno che dalla Francia. Degno di nota è il fatto che solo tre paesi emergenti figurano nel ranking: oltre alla Cina, l’India e il Messico.Lo studio raccoglie ogni anno le interviste a circa 500 dirigenti d’azienda di tutto il mondo sulle loro previsioni e sulla destinazione dei loro investimenti all’estero per i prossimi tre anni.
La vera sorpresa dell’edizione 2019, che vede sul podio Stati Uniti, Germania e Canada, è che c’è stato un vero e proprio plebiscito per i paesi sviluppati, che rappresentano ben 22 delle 25 nazioni sulle quali le grandi imprese internazionali intendono scommettere. Quattordici di questi paesi, ossia più della metà, si trovano in Europa.
La guerra commerciale con gli Stati Uniti ha cominciato intanto a fare le prime vittime in Cina. Nei giorni scorsi gli impiegati cinesi della americana Oracle sono scesi in piazza per protestare contro i licenziamenti discretamente annunciati dalla società lo scorso 7 maggio. Decine di ingegneri sono già stati convocati e il piano punterebbe a sopprimere 900 posti di lavoro in tutto il paese.