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 2019  maggio 16 Giovedì calendario

Air France sopprime 465 posti di lavoro

Air France ha annunciato il taglio di 465 posti di lavoro. Una decisione che colpisce principalmente il personale di base e di scalo della compagnia e che sancisce la fine dell’idillio tra i sindacati e Ben Smith, il direttore generale di Air France-Klm, nominato l’estate scorsa. Saranno gli scali del Sud e dell’Est del paese a pagare il tributo più alto in termini di tagli, anche perché sono – di fatto – quelli che registrano il deficit maggiore. Pesantemente colpito dalla concorrenza delle compagnie low-cost e del Tgv, il settore del corto raggio avrebbe accumulato una perdita di 170 milioni di euro nel 2018. La compagnia franco-olandese ha poi archiviato un primo trimestre decisamente negativo, con una perdita netta di 320 milioni, contro i 185 milioni dello stesso periodo di un anno fa. Impegnata in una politica di riduzione dei costi, Air France dovrebbe a breve diminuire le frequenze su alcune linee e chiudere alcune destinazioni sulla sua rete nazionale. Il management del vettore ha poi incaricato McKinsey di redigere un audit allo scopo di valutare le performance economiche di tutti i settori della compagnia e di analizzare le sue forze e le sue debolezze. Una nuova spada di Damocle che minaccia di abbattersi sui lavoratori di Air France.