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 2019  maggio 16 Giovedì calendario

Accede all’iPhone del marito morto

Un tribunale del Regno Unito ha ordinato ad Apple di procurare a una vedova l’accesso alle fotografie presenti sull’account iCloud associato all’iPhone del marito defunto, dopo una lunga battaglia processuale. C’era tutta una vita lì dentro e gli eredi dell’uomo non avevano la minima intenzione di perderla nell’iperspazio.
Matt Thompson, che si suicidò nel 2015, non ha lasciato testamento e per Apple gli account non sono trasferibili dopo la morte. Nel Regno Unito il caso ha avuto un notevole eco mediatico quando la moglie Rachel Thompson ed il suo avvocato hanno sollevato il caso. La vedova, madre di una figlia di dieci anni, ha spiegato che il marito aveva immortalato con un iPhone molti momenti della vita familiare, oltre 4000 foto e 900 video.

«Qualche anno fa, le foto venivano conservate in album fotografici fisici, ma ora vengono quasi tutte archiviate online. Quindi diventa necessario disporre del nome dell’utente e della sua password per accedere a tutto il materiale. A tutti dovrebbe essere consentito accedere ai dati contenuti in questi account» sostiene il legale della famiglia al Daily Mail.
La donna infatti nel momento in cui il marito si è tolto la vita non era divorziata, ma non riusciva a ricordare la password dell’account. E gli agenti di Polizia, non essendo a conoscenza del codice, non potevano comunque intervenire. La soluzione quindi era una sola.
Non restava che interpellare Apple che si è però rifiutata di fornire l’accesso invitando la famiglia chiedera eventualmente un ordine del tribunale per accedere alle foto presenti su iCloud. Dopo tre anni, la famiglia ha finalmente ottenuto quello che desiderava.
Il giudice ha anche chiesto delle modifiche alla legge sulla privacy per evitare che si ripetano casi come questi, dato che sono ormai milioni le persone che archiviano le immagini on line. Apple ha preso atto della decisione e non ha contestato la sentenza concedendo alla fine alla moglie l’accesso all’account del marito.