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 2019  maggio 14 Martedì calendario

UTILE IN CASSA – NEL 2019 CDP HA MOBILITATO RISORSE PER 34,6 MILIARDI, UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 3,4 – VARATO UN MEGA PIANO DI RINEGOZIAZIONE DEI PRESTITI PER IL 90% DEI COMUNI E LIQUIDITÀ SUBITO ALLE AZIENDE CON 2 MILIARDI DI EURO – BOOM DELLA RACCOLTA POSTALE: NEL 2019 RECORD DEGLI ULTIMI 5 ANNI CON 356 MILIARDI DI EURO, DI CUI 265 DA BUONI FRUTTIFERI E LIBRETTI… – VIDEO -

 (askanews) - Cassa depositi e prestiti attraverso la sua capogruppo ha registrato nel 2019 la migliore raccolta POSTALE degli ultimi 5 anni. Le risorse mobilitate dalla capogruppo salgono a 21,4 miliardi di euro emntre l'utile netto è stato in creacita in crescita a 2,7 miliardi di euro. La raccolta POSTALE è stata pari a 356 miliardi di euro, di cui 265 miliardi di euro da buoni fruttiferi e libretti postali mentre il risparmio POSTALE ha registrato la miglior performance di raccolta netta Cdp degli ultimi 5 anni (+3,4 miliardi di euro), con una significativa crescita delle vendite sul canale online (+1,2 miliardi di euro rispetto al 2018). 2 – Cdp: in 2019 mobilitate 34,6 mld risorse (ANSA) - ROMA, 02 APR - Nel 2018 il gruppo Cdp ha mobilitato risorse per 34,6 miliardi "a supporto dell'economia del Paese".     Lo comunica con i dati di bilancio 2019 che registrano un utile netto consolidato di 3,4 miliardi.     Per la capogruppo Cdp Spa le risorse mobilitate lo scorso anno "salgono a 21,4 miliardi", e registra la "miglior performance di raccolta postale degli ultimi 5 anni" (+3,4 miliardi), con un utile netto di 2,7 miliardi.     I risultati di bilancio 2019, indica Cdp, "confermano l'importante azione svolta dal gruppo Cassa Depositi e Prestiti a supporto dell'economia del Paese ed evidenziano i risultati positivi della gestione". I target fissati dal piano industriale per l'anno "sono stati ampiamente raggiunti, ponendo così le basi per il ruolo sempre più centrale del gruppo a favore dello sviluppo sostenibile dell'Italia, soprattutto in un periodo di emergenza come quello attuale".



3 – Cdp rinegozia il prestiti del 90% dei comuni italiani e mette 2 miliardi per le imprese Andrea Pira per www.milanofinanza.it

Cassa Depositi e prestiti vara un maxi piano di rinegoziazione dei prestiti per il 90% dei Comuni italiani e mette subito a disposizione due miliardi di euro, a sostegno delle imprese di media e grande dimensione. La spa del Tesoro rafforza così le misure di sostegno all'economia per tamponare gli effetti dell'epidemia di coronavirus sul sistema imprenditoriale italiano.

Un pacchetto di inverventi da 17 miliardi messo a punto nelle scorse settimane e che prevede l’erogazione di liquidità a tassi calmierati per le piccole e medie imprese e le mid-cap tramite il sistema bancario, la concessione di finanziamenti agevolati, garanzie e moratorie sui finanziamenti a medio-lungo termine per supportare le attività di export e internazionalizzazione delle pmi, il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 dei mutui per i comuni della prima zona rossa.

La rinegoziazione dei prestiti rugarderà 7.200 enti per un debito residuo complessivo di 34 miliardi di euro. La misura, precisa una nota, consentirà di liberare risorse, nel 2020, fino a 1,4 miliardi di euro, che gli enti potranno destinare anche a interventi per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19. 

Per fornire da subito liquidità alle aziende con fatturato superiore ai 50 milioni, Cassa ha invece approvato una nuova linea di operatività che consente il finanziamento fino a 2 miliardi di euro. Una misure che anticipa l’avvio operativo dei meccanismi di garanzia previsti dal decreto Cura Italia. L’erogazione dei fondi potrà avvenire anche in pool con altre istituzioni finanziarie, mediante finanziamenti con quota di Cdp di importo compreso tra 5 e 50 milioni di euro e durata fino a 18 mesi.



4 – CDP, nuove misure straordinarie per l’emergenza Coronavirus Comunicato Stampa

Cassa Depositi e Prestiti rafforza il suo impegno per far fronte all’emergenza economica causata dall’epidemia da Covid-19 con un pacchetto di misure straordinarie per enti territoriali e imprese. Il Consiglio di amministrazione ha approvato una serie di interventi: a 7200 Enti territoriali 1,4 miliardi di euro dalla rinegoziazione di 34 miliardi di prestiti CDP offre un supporto finanziario a Comuni, Città Metropolitane, Province e Regioni per far fronte all’emergenza con la più vasta operazione di rinegoziazione realizzata negli ultimi anni dal Gruppo: 7.200 enti potranno rinegoziare circa 135 mila prestiti per un debito residuo complessivo di 34 miliardi di euro. La misura consentirà di liberare risorse, nel 2020, fino a 1,4 miliardi di euro, che gli enti potranno destinare anche ad interventi per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Con questa operazione - considerata la straordinarietà della fase che il Paese sta vivendo e l’eccezionalità della misura approvata oggi - CDP testimonia la disponibilità a rispondere a un’esigenza avanzata dalle associazioni rappresentative degli enti territoriali, confermando il legame storico con i territori e il suo ruolo di partner chiave della Pubblica Amministrazione. L’iniziativa si aggiunge a quella già varata nelle scorse settimane relativa alla sospensione delle rate dei mutui dei comuni ricompresi nell’iniziale zona rossa delle regioni Lombardia e Veneto.

2 miliardi di euro immediatamente disponibili a supporto delle imprese di media e grande dimensione Nuova linea di operatività da parte di CDP, che consente il finanziamento fino a 2 miliardi di euro a supporto dei fabbisogni finanziari delle medie e grandi imprese (indicativamente con fatturato superiore ai 50 milioni di euro) per esigenze temporanee di liquidità, supporto al capitale circolante e sostegno agli investimenti previsti dai piani di sviluppo delle aziende. L’iniziativa intende fornire liquidità immediata alle imprese in attesa dell’avvio operativo dei meccanismi di garanzia previsti dal DL Cura Italia (articolo 57 del decreto 17 marzo 2020, n.18). L’erogazione dei fondi potrà avvenire anche in pool con altre Istituzioni finanziarie, mediante finanziamenti con quota di CDP di importo compreso tra 5 e 50 milioni di euro e durata fino a 18 mesi. Le misure varate nelle scorse settimane Le misure approvate oggi seguono il Piano di interventi da 17 miliardi di euro a sostegno dell’economia italiana varato da CDP nelle scorse settimane. Il pacchetto già varato prevede l’erogazione di liquidità a tassi calmierati per le PMI e Mid-cap tramite il sistema bancario; la concessione di finanziamenti agevolati, garanzie e moratorie sui finanziamenti a medio-lungo termine per supportare le attività di export e internazionalizzazione delle Pmi, il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 dei mutui per i comuni della prima Zona rossa



5 – L’ANDAMENTO DELL’UTILE

Fabrizio Palermo è diventato cfo in un momento in cui Cdp ha raggiunto l’utile più basso dalla trasformazione in SpA (nel 2015, meno di 900 milioni). Come Cfo ha puntato a mettere al sicuro la marginalità mediante iniziative di sostegno alla gestione finanziaria come la diversificazione delle forme di raccolta, gli interventi volti all’incremento della marginalità dell’attivo e il rafforzamento del team. Come si evince dai bilanci di Cdp, questa è stata la progressione dell’utile netto: 893 (nel 2015), 1663 (nel 2016 2016), 2203 (nel 2017),  2540 (nel 2018), 2736 (nel 2019).

IL PIANO DI PALERMO Dal 2018 come amministratore delegato ha lanciato un piano industriale improntato sulla sostenibilità finanziaria come presupposto per l’aumento dell’azione promozionale di Cdp. D’altronde solo con un conto economico in ordine si possono iniettare risorse a supporto del Paese come sempre più si attendono azionisti, aziende, regioni ed enti locali.



6 – APPLAUSI BIPARTISAN Estratto dall'articolo di Gianluca Zapponini per  www.formiche.net

“Grazie a Cassa Depositi e Prestiti per aver messo in campo un’iniziativa senza precedenti, a cui abbiamo lavorato con Anci e Upi, per consentire agli enti territoriali di rinegoziare i mutui”, ha commentato il viceministro del Tesoro in quota M5S, Laura Castelli. “È l’iniziativa che produrrà come effetto immediato una liquidità per gli enti territoriali di 1,1 miliardi nel 2020, alle scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre infatti verseranno solo la quota di interessi”.

Secondo Daniele Manca, capogruppo dem in commissione Bilancio al Senato, “la decisone assunta da Cdp di rinegoziare, su richiesta di Anci e Upi, i mutui degli Enti locali è una buona notizia. Gli enti territoriali dovranno pagare alla scadenza solo le quote di interessi. Questo vuol dire liberare liquidità e consentire ai comuni di mantenere i servizi e le reti sociali per affrontare, senza conflitti, l’emergenza che tutta la nostra comunità sta vivendo”.

7 – ENTI LOCALI: DECARO-DE PASCALE, INIZIATIVA CDP SENZA PRECEDENTI = (AGI) - "Per andare incontro alle esigenze dei Comuni e delle Province, in questo momento sottoposti, come qualsiasi azienda del Paese, a una difficolta' finanziaria senza precedenti, Cassa depositi e prestiti, su richiesta di Anci e Upi, una richiesta sostenuta dal governo, ha assunto una decisione anch'essa senza precedenti: una rinegoziazione dei mutui di tutti gli enti territoriali che si tradurra' nel far pagare alle prossime due scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre solo la quota di interessi. Un'operazione che portera' a un doppio beneficio. Uno, immediato, di disponibilita' finanziaria (senza vincoli di destinazione, in base alle norme vigenti): per il 2020, 1,1miliardi in piu', a tanto, infatti, ammonta la riduzione della quota capitale dei Comuni, Province e Citta' metropolitane. L'altro di prospettiva: la riduzione delle rate future, per l'allungamento della durata di molti dei mutui esistenti". Lo annunciano i presidenti dell'associazione dei Comuni, Antonio Decaro, e dell'Unione delle Province, Michele de Pascale.