Avvenire, 15 maggio 2019
Le cameriere-robot a Rapallo
Greta e Federica hanno festeggiato i loro primi giorni di servizio pieno come cameriere nello storico Gran Caffè Rapallo. Affacciato sul mare, sulla promenade della cittadina ligure rimessa in sesto dopo i profondi danni della mareggiata di ottobre, il prestigioso locale ha visto seduti ai suoi tavolini nomi illustri del calibro di Ernest Hemingway ed Eugenio Montale. Fin qui nulla di strano, se non che le nuove cameriere arrivano dalla Cina e sono due robot. Questa settimana c’è stato il loro debutto ufficiale nella sala ristorante, portando i piatti preparati dagli chef dalla cucina al tavolo dei clienti. Alte un metro e sessanta, grembiule blu e rosso, bandana al collo, i due robot in questi giorni stanno facendo bella mostra di sé in un locale affollato di turisti e curiosi. Sul vassoio di una delle due Xiao Ai – ’piccoli amori’ in italiano – ha trovato posto anche u- na torta di compleanno recapitata al festeggiato e ai suoi invitati cantando ’Tanti auguri a te’. Il Gran Caffè Rapallo è soltanto uno dei vari esercizi commerciali che oggi in città è in mano alla popolazione cinese. Un’espansione che negli ultimi anni è cresciuta, tanto da contare diversi negozi di oggettistica, bar e parrucchieri in più parti della città. Il locale sul lungomare, rilevato dal trentenne Gabriele Hu cinque anni fa, è diventato emblema di un cambiamento che sta attraversando il territorio e il suo commercio, tanto da interessare anche i simboli storici della cittadina.L’idea dei camerieri-robot sta suscitando particolare clamore in tutta Italia, ma in Cina è già operativa da diverso tempo. «Nel nostro caso si tratta di carrelli elettrici con le sembianze di un umanoide – racconta Hu – dato che le ordinazioni vengono raccolte da camerieri reali. Una volta che il piatto è pronto lo si carica sul vassoio del robot, si digita il numero del tavolo su un tablet posizionato sulla schiena e la macchina inizia a camminare per la sala verso la destinazione interessata».Il materiale è arrivato direttamente dalla Cina ed è stato lo stesso titolare a installarlo e programmarlo. Alcune strisce magnetiche a terra funzionano da binari e guidano il robot nel tratto da percorrere. Se qualcuno intralcia la strada un sensore ferma la macchina e attiva una voce femminile: «Sei leggermente ingombrante…». Tra i clienti del ristorante la curiosità ha conquistato tutti. «Un’idea simpatica e divertente» dice la diciannovenne Alessia, mentre Lucilla, turista torinese in vacanza a Rapallo, confessa che non credeva «a quasi ottant’anni d’età di essere servita al tavolo da un robot». Gabriele, 38 anni, plaude alla novità del locale tenendo conto che «la tecnologia può rendere la nostra vita più semplice e sicura, ma avremo sempre bisogno del rapporto umano».Dal canto suo il titolare del Gran Caffè Rapallo rassicura: «Nessuno dei dipendenti sarà licenziato a causa dei robot». All’ingresso del ristorante ecco la conferma: un cartello annuncia la ricerca di personale. Ma questa volta si tratta di un cameriere umano.