Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  maggio 14 Martedì calendario

Fabio Caressa, profeta

Ogni epoca ha i suoi Profeti. La politica italiana nulla sarebbe senza le doti oltremodo vaticinanti dell’aruspice Fassino. Al tempo stesso, il calcio nostrano deve moltissimo al Profeta Caressa. Questo bell’omino sempre umile e mai tronfio, convinto tuttora d’aver vinto da solo i Mondiali 2006, ci letizia da decenni con telecronache per nulla enfatiche e una gradevolezza contagiosa che rammenta da vicino i ricci nelle mutande. Caressa non sbaglia mai e tutto sa. Egli non valuta: sentenzia. Egli non erra: casomai è la realtà che, stolta e prosaica, non suole adeguarsi appieno al suo Verbo. Autoironico quasi come D’Alema, Caressa ci ha regalato due Profezie totemiche. La prima: “Il risultatismo (?), ‘no a me mi piace il gioco…’ (??). Per esempio adesso, vediamo l’Ajax… (pausa teatrale, come a dire: “Io lo so”), squadra di fenomeni (ironico), vediamo l’Ajax contro la Juve. Sono curiosissimo di vederla. Magari gioca una grande partita l’Ajax (eh, magari). Son curiosissimo. Perché è proprio questa divisione qua Ajax-Juventus. I situazionisti (?), cioè quelli che dicono ‘il grande gioco, l’Ajax’ e la Juventus che è un’altra cosa: concretezza. Voglio vede’ come va a finire”. E poi si è visto. La seconda profezia: “Klopp, ragazzi, Klopp rischia di passare alla storia come l’allenatore più esaltato per il gioco e meno vincente della storia”. E qui persino Bergomi (anzi “Beppe”) si è ribellato tipo Kunta Kinte. Ovviamente, di lì a qualche giorno, Klopp avrebbe condotto il Liverpool alla rimonta contro il Barcellona, confermando che Caressa porta fortuna come Crisantemi nella Longobarda.
Caressa, che a Sky ha forse il ruolo di “mediatore”, nel senso che cerca di risultare a tutti indigesto per far media con la bravura di quasi tutti i suoi colleghi, avrebbe potuto ironizzare per primo su questi suoi errori. Non esattamente. Pare anzi che abbia chiesto a Sky di togliere dal web i video incriminati. Chissà. Sia come sia, durante Chelsea-Eintracht non è parso ammaccato dalla mitraglia che lo ha zimbellato sui social. Qualche perla: “L’Eintracht ha piacere ad andare ai rigori” (l’Eintracht ha perso ai rigori). “Paciência è un ottimo rigorista e Hinteregger è il calciatore con maggiore personalità, il migliore in campo dell’Eintracht” (entrambi hanno sbagliato il rigore, eliminando di fatto l’Eintracht). E via così. Direte: “Può capitare a tutti”. Certo. Se però accade a uno che tromboneggia in servizio permanente, l’errore non te lo perdona nessuno. Anche perché, di profezie così, Caressa ne proferisce a quintali. Per esempio: “Piatek è la riserva della riserva della riserva di Milik in nazionale polacca. Li vale davvero tutti ’sti soldi?” (fai un po’ te, Fabio). Stagione 2017/18 alle porte: Caressa vede Napoli e Inter un passo avanti alla Juve (ma la Juve non si mostrerà d’accordo). Ottavi dei Mondiali 2018: “L’Argentina eliminerà la Francia” (la Francia ha vinto i Mondiali). “La Juventus si fermerà tre volte a dicembre. Lo dice l’algoritmo: la Juve va verso il pari contro Fiorentina, Inter e Atalanta” (la Juve ha vinto con Fiorentina e Inter e pareggiato con l’Atalanta, a dispetto dell’algoritmo). Agosto 2018: “Io credo che per l’Inter vedremo nomi grossi: Messi. Il Barcellona deve sostituirlo? Ce ne sono tante di alternative a lui” (come no: il mondo è pieno di alternative a Messi). Sempre quell’estate: “Il Milan è da scudetto” (e Zingaretti il nuovo Marlon Brando).
Per citare il sito 90min.com: “Se Caressa dovesse dare 84 possibili numeri per vincere al Superenalotto, voi giocatevi i 6 rimanenti. Diventerete milionari”. Amen.