La Stampa, 13 maggio 2019
Garrix, dj star che dorme sul divano
Fin da piccolo Martin Garrix si è dimostrato un enfant prodige. Da sempre questo ragazzino che anche esteticamente sembra costruito per diventare una star ha bruciato le tappe, diventando uno dei dj più quotati, conosciuti e pagati al mondo. Ora esce il nuovo singolo Summer Days, certamente destinato a diventare uno dei tormentoni musicali della prossima estate.
L’ultima stima di Forbes dava Martin abbondantemente sopra i 50 milioni di dollari di guadagni annui e il ragazzo detiene cinque record che bastano a raccontarne il personaggio: non ancora ventitreenne (li compie proprio domani), Martin per tre anni consecutivi è stato al numero 1 della classifica di DJ Mag, la bibbia del «Dance World»; a soli 17 anni è stato headliner dell’Ultra Music Festival di Miami (non è mai capitato a nessuno ragazzo così giovane); si è diplomato alla scuola dei produttori musicali di Utrecht un anno prima dei suoi compagni di corso; nel 2016 per ringraziare i suoi fan ha pubblicato sette singoli in sette giorni; nel 2013 con la sua prima hit intitolata Animals è arrivato al primo posto della classifica di Beatport diventando così il più giovane dj a raggiungere quell’obiettivo.
Il 9 luglio Martin Garrix e Bebe Rexha saranno gli headliner di Isle of Mtv 2019 e già fin d’ora i teenager di tutta Europa hanno spinto l’ufficio del turismo dell’Isola a dichiarare il «tutto esaurito». Non era mai successo.
Martin, così giovane e così di successo, eppure non si è montato la testa. È rimasto il bravo ragazzo che sognava la consolle.
«Questo lo dice lei… scherzo. Caratterialmente non sono una persona che si eccita particolarmente per cose effimere. Mi piace la sostanza e da quando sono un ragazzino la penso così. Certo la mia vita è cambiata, ma sono talmente impegnato che spesso non ho nemmeno tempo per fare le “cose da ricchi”, quelle per cui la gente viene considerata di un altro pianeta».
Che rapporto ha con i super disc jockey del mondo, che immagino veda spesso ai vari festival o nei maggiori club e che hanno anche venti o trenta anni più di lei?
«Sono felice di poter suonare con stelle come David Guetta o Tiesto che sono stati i miei eroi. Sovente dividiamo lo stesso studio o lo stesso palco e specialmente negli ultimi due anni loro mi trattano come se fossi il loro piccolo fratellino. Posso chiamarli in ogni momento della giornata e so che mi risponderanno. Questo mi dà molta soddisfazione e mi fa sentire davvero bene. Sono giovane e per tante cose ho bisogno di consigli. Da loro li accetto volentieri».
Sappiamo che è molto amico di Fedez. Come è nata la vostra amicizia?
«Ci siamo conosciuti a una serata, non ricordo dove. Quando vengo in Italia ci sentiamo e se possiamo ci vediamo. Tra l’altro so che è girata sui social una foto di quando ho dormito a casa sua. Molti miei follower e molti dei suoi si sono stupiti perché mi si vede dormire su un divano. E cosa dovevo fare? Avevo sonno e mi sono addormentato dove stavo bene».
Ha collaborato con svariate star della musica pop. Immaginiamo che lei abbia un sacco di richieste da parte di grandi artisti per remixare o mettere mano ai loro pezzi. Con quale criterio decide?
«Mi devo connettere con la persona con la quale lavoro, chiunque esso sia. Se si è connessi sul piano personale e si è genuini tutto fila liscio. Finora ho avuto la fortuna di lavorare solo con persone eccezionali».
Dopo «Ocean» con Khalid, «In The Name Of Love» con Bebe Rexha e «Scared To Be Lonely» con Dua Lipa, questa volta è il turno di una doppia collaborazione.
«Sì, il nuovo singolo Summer Days (già 12 milioni di stream, ndr), l’ho fatto con Macklemore e il leader dei Fall Out Boy, Patrick Stump. Sono onorato di aver lavorato con Patrick e Macklemore su questa canzone perché considero entrambi grandi artisti. Certo, sono molto diversi in termini di stile, cosa che ha dato alla traccia nuove dimensioni, ma sono super soddisfatto del risultato finale».