Libero, 11 maggio 2019
L’acqua di Lourdes in vendita su Amazon
Su Amazon si può trovare tutto e si può comprare tutto, proprio tutto, il profano, il sacro e anche i miracoli. Fra i mille oggetti votivi acquistabili ne spicca uno che, si pensava, avrebbe dovuto essere almeno Dop: l’acqua santa di Lourdes. Sul sito di e-commerce più grande al mondo l’acqua santa vien via come una versione deluxe dei blister da sei bottiglioni di gassata che mettiamo in tavola: un litro di acqua santa, per esempio, vi arriva a casa per 46,57 euro (più 4,98 di spedizione), Iva inclusa. Il venditore si chiama “Authentic from Lourdes” e la réclame assicura che il contenitore, una tanica azzurrina con l’immagine della Madonna, è riempito con autentica acqua santa: «Si certifica che ogni contenitore è riempito da noi stessi con l’acqua santa dalla Grotta di Lourdes. Inoltre, stampiamo su ogni contenitore Authentic From Lourdes per certificarne l’autenticità». L’esercente è probabilmente avveduto che scrivere che l’acqua è davvero santa non la santifica automaticamente, quindi insiste sulla sua serietà: «Ogni contenitore è sigillato: subito dopo il riempimento con l’acqua santa dalla Grotta di Lourdes». Non è chiaro il perché di tanta premura a chiudere, forse il venditore sa che la santità da quelle taniche tende a scappare, e non si fatica a crederlo. Anche l’ultima rassicurazione ha qualcosa di sinistro e dozzinale: «Con il contenitore di acqua santa siete sicuri di avere abbastanza acqua santa a disposizione a casa per voi, i vostri familiari e i vostri parenti stretti». Che cosa ci dovranno fare, tutte queste famiglie, con taniche e taniche di acqua santa?
PER TUTTE LE ESIGENZE
I venditori, però, un’idea, anzi più di una, ce l’hanno: infatti puntualizzano che il catalogo comprende una varietà di confezioni adatte alle più disparate esigenze: contenitori più piccoli, borracce da 0,75 litri e perfino lo spray. Le specifiche si chiudono con un colpo di genio: «Il prezzo», si legge «dipende dal processo di riempimento» di ciascun recipiente, dal tipo di materiale dello stesso e dal trasporto, mentre «l’acqua, naturalmente, è GRATUITA». Essere incolpati di praticare simonia, cioè la compravendita di cose sacre, o peggio di vendere qualcosa la cui natura e provenienza non sono certificabili, è un attimo. Quindi, nulla di devozionale viene commerciato, men che meno l’acqua che sgorga dalla fonte di Massabielle: il cliente paga il necessario per fargliela avere. Quanto alla forma e al “packaging”, questo è il vero affare, e infatti sono disponibili bottiglie per tutti i gusti, fornite da vari venditori: dalla statuetta della Vergine Maria alta venti centimetri (10,30 euro più 4,98 di spedizione), fino a set di tre bottigliette da sei centimetri a 19,40 euro. Ma internet è una bestia demoniaca e i commenti in calce alle offerte sono assai più vari delle confezioni: «Vorrei un’acqua che mi aiuti con la diuresi, meglio questa o la Sangemini?». Oppure: «Non ho acqua corrente, vorrei sapere se è possibile usarla come acqua del bidet», mentre altri rispondono: «C’è il rischio che abbia la capacità di moltiplicare i pesci». E ancora: «Cura le emorroidi. Inoltre previene le malattie veneree». Ancora: «Va bene per fare un caffè della madonna?». Amazon va dove si fanno affari: ci sono persone che credono nelle proprietà miracolose dell’acqua santa, come altre in quelle dell’avocado, e il colosso americano non può resistere a mettere in vendita tutte le opzioni.
ILLEGALE?
C’è anche qualche “recensore” irritato, però, che insuffla un dubbio: ma l’acqua di Lourdes non è gratis? Ad ammazzare qualunque (flebile) sospetto di buona fede da parte dei venditori è lo stesso santuario, sul cui sito si conferma in maniera non equivoca che l’acqua può essere prelevata da chiunque e gratuitamente. È possibile chiedere al santuario di inviarla in ogni parte del mondo, pagando esclusivamente le spese postali. L’unico limite è che non ci si può riempire la vasca: «Vista la grande quantità d’acqua richiesta, vi siamo grati di voler prendere nota che il Consiglio del Santuario ha stabilito che non si può fare richiesta oltre i due litri».