ItaliaOggi, 10 maggio 2019
Il consumo di alcolici aumenterà, specie in Asia
Entro il 2030, il numero dei consumatori di alcolici in tutto il mondo continuerà ad aumentare, in particolare in Asia. Solo cinque anni fa, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha fissato un obiettivo ambizioso: ridurre il consumo mondiale di alcolici del 10% in 12 anni. Questo obiettivo non sarà raggiunto, secondo le proiezioni di Jakob Manthey dell’università tecnica di Dresda, in Germania, e dei suoi colleghi guidati da Jürgen Rehm del Center for Addiction and Mental Health di Toronto ( Canada), il centro per le dipendenze e la salute mentale, riprese da Le Figaro.«L’alcol sarà uno dei principali fattori di rischio sulla salute e il suo impatto è destinato ad aumentare rispetto ad altri fattori di rischio» ha detto a Le Figaro Manthey, forte dello studio sui dati raccolti in 189 paesi. Per fare questa previsione, i ricercatori si sono basati sui consumi annuali (convertiti in volume di alcol puro) per abitante di età superiore a 15 anni di ciascuno dei paesi oggetto dello studio nel periodo compreso fra il 1990 e il 2017. «Abbiamo effettivamente visto un aumento del consumo di alcol tra il 1990 e il 2017, passato da 5,9 litri a 6,6 litri e raggiungerà i 7,6 litri entro il 2030, secondo le previsioni degli studiosi riportate da Le Figaro. I calcoli effettuati mostrano che la crescita del consumo di alcolici non è uniforme anche per effetto delle politiche in materia attuate in alcuni paesi in Europa e nell’Est.
In passato l’Europa è stato il motore dell’incremento del consumo di alcolici, ma ora non più. Tuttavia, le cifre non sono per questo meno impressionanti con un consumo medio di 16,81 litri di alcol l’anno per abitante in Europa per gli uomini e di 51 litri per le donne. A livello mondiale il livello è rispettivamente di 9,8 litri e 2,7 litri. L’Europa dell’Est arriva a 19,4 litri per gli uomini e 4,8 litri per le donne. I consumi più bassi sono stati registrati in Africa del Nord e nei paesi del Medio Oriente. In Francia il consumo, in volume, di alcolici è diminuito da 50 anni, da 26 litri nel 1961 a 11,7 litri nel 2017, secondo quanto ha riportato Le Figaro. La diminuzione si deve quasi esclusivamente alla riduzione del vino, specialmente a tavola, si legge nel bollettino epidemiologico francese del 19 febbraio 2019 ripreso da Le Figaro.
Per trovare le nuove tendenze di crescita della consumazione di alcolici bisogna guardare ai paesi dove la situazione economica è in miglioramento e nei paesi dove non vengono messe in campo politiche in materia di alcolici. Tra il 2010 e il 2017 il consumo è aumentato del 34% nel Sudest asiatico (da 3,5 litri a 4,7 litri), ma anche in India (da 4,3 a 5,9 litri) e in Cina (da 7 litri a 7,4 litri).