la Repubblica, 10 maggio 2019
Gli chef dei presidenti
La sua specialità è la mela stregata, con cui l’anno scorso è stata incoronata migliore pasticciera del mondo. Non si sa se Emmanuel Macron abbia già assaggiato il dessert simbolo di Christelle Brua ma di sicuro lo farà a breve. La popolare cheffe (ci tiene al femminile), già star di molte trasmissioni tv, è stata infatti chiamata all’Eliseo per occuparsi dei dolci accanto al capo delle cucine del palazzo presidenziale, Guillaume Gomez. Brua ha annunciato la notizia del suo addio al ristorante con tre stelle Le Pré Catelan in cui era stata assunta sedici anni fa portando come assaggio una pera candita con croccantini di cioccolato. Nello storico locale a ovest di Parigi, nel Bois de Boulogne, molti clienti venivano per gustare la sua pomme en sucre soufflé,una mela verde cotta in cristalli di zucchero servita con gelato al caramello e al sidro.
La pasticciera lavorava con una squadra composta in maggioranza da donne, sotto la guida dello chef Frédéric Anton, ora chiamato ad occuparsi anche del ristorante Jules Verne in cima alla Tour Eiffel.
La cucina è da sempre un argomento sensibile per i capi di Stato. Il leader francese è molto goloso. Durante la campagna elettorale i cronisti hanno assistito a diverse scene in cui la moglie Brigitte doveva nascondere la scatola di cioccolatini, sgridandolo: «Basta con le schifezze». Macron si concede qualche strappo. Una volta è stato sorpreso a ordinare un cordon bleu in un autogrill, in sintonia con Donald Trump che non va in cerca di molte raffinatezze ma si accontenta del classico hamburger e patatine fritte. Angela Merkel quando può si cucina da sé il mettwurst, la salsiccia di maiale con cavolo verde, ed è un’appassionata di minestre, come Sergio Mattarella.
Al Quirinale, il nostro Presidente si fa spesso preparare zuppe di ceci, lenticchie e persino di roveja, un antico legume umbro.La nuova arma di Macron nelle cene diplomatiche sarà quindi Brua, 42 anni, nata in Alsazia, figlia di ristoratori, allieva di Paul Bocuse che la chiamava la Petite. La piccola donna bionda ha un temperamento forte e ostinato. Quando è rimasta incinta ha continuato a stare ai fornelli fino a qualche ora prima del parto. Famosa per aver rivisitato alcuni classici, incluso il tiramisù e il babà con rum, nel 2018 è stata la prima donna a conquistare il titolo mondiale nellapâtisserie, nella pasticceria, regno delle dolcezze in cui la Francia eccelle. Già allora era stata chiamata all’Eliseo per occuparsi dei dessert nella cena ufficiale offerta al presidente cinese Xi Jinping. L’esperimento è stato talmente riuscito che Gomez, quarantenne come lei, l’ha voluta chiamare a lavorare nelle cucine del Presidente: cinquecento metri quadrati nelle antiche scuderie del palazzo, con ventotto cuochi più aiutanti capaci di sfornare fino a 1.500 coperti per le grandi occasioni ma anche di occuparsi della routine quotidiana, ovvero i pasti di Macron e della moglie Brigitte che vuole mangiare almeno dieci varietà di verdure di stagione ogni giorno.