ItaliaOggi, 9 maggio 2019
Rivolta contro l’orsa Claverina
L’orsa Claverina, slovena, è stata introdotta sui Pirenei Atlantici, insieme a un altro esemplare, Sorita, a novembre dell’anno scorso. E la settimana scorsa ha commesso, con certezza, la sua prima azione predatoria nella zona dei Pirenei baschi, uccidendo una pecora in un allevamento nei pressi di alcune abitazioni. Un attacco che ha suscitato l’ira degli allevatori baschi che già a suo tempo non erano d’accordo con questa operazione di rimettere in libertà due esemplari di orso con lo scopo di ripopolamento.La tensione è salita tra gli allevatori di pecore e i rappresentanti del governo nell’incontro che si è svolto alla prefettura di Pyrénées-Atlantiques, dove c’era la commissione per gli indennizzi dei danni causati dagli orsi e dai lupi, secondo quanto ha riportato Le Figaro.
«Siamo arrabbiati», ha detto Olivier Maurin, presidente della Federazione transpirenea degli allevatori di montagna (Ftem). Già si erano opposti all’arrivo dei due orsi sloveni, Claverina e Sorita, lo scorso autunno nei Pirenei Atlantici. I fatti attuali, dicono, confermano che avevano ragione: oltre ai suoi misfatti in Francia, Claverina ha appena commesso altri due attacchi all’inizio di maggio, a Ustarroz in Navarra. Questi allevatori si augurano che i due orsi, con i loro due cuccioli, vadano via. Gli allevatori sono stressati e minacciano di fermare il lavoro dal momento che gli orsi hanno già causato 313 attacchi l’anno scorso nei dipartimenti vicini. Inoltre, gli allevatori che protestano, perchè vogliono che gli orsi vadano via, hanno ricevuto minacce di morte da parte di chi, parteggia, invece, per la presenza degli orsi e perchè rimangano.
La conferma che gli attacchi sono da attribuire all’orsa Claverina è arrivata dalla direzione dipartimentale dei territori e del mare (Ddtm) che ha deciso di attivare una procedura di indennizzazione per gli allevatori delle pecore uccise. In Francia i danni causati da lupi e orsi hanno avuto un costo di 50 milioni di euro.