il Giornale, 8 maggio 2019
I cruciverba in latino e greco
I pionieri portano i nomi di Donaludus Anas (Paperino) e Michael Musculus (Mickey Mouse). Sono stati i beniamini di Walt Disney insieme con l’Asterix transalpino i primi personaggi a fumetti a parlare in latino. Da almeno un quarto di secolo la lingua di Cicerone e Ovidio è tornata in auge e le librerie sfoggiano le ultime edizioni di veri e propri bestseller come Viva il latino di Nicola Gardini e La lingua geniale (dedicato al greco) di Andrea Marcolongo oltre ai già citati fumetti. Ma non basta. È venuto il tempo anche dei cruciverba. Dal un lustro su internet spopola una rivista. Hebdomada Aenigmatum. Nata da un’idea di Luca Desiata, ingegnere romano di 47 anni, con l’hobby dell’enigmistica e una felice propensione per il latino e il greco antico (quest’ultimo imparato da autodidatta), la rivista ha saputo crearsi un pubblico fedele e numeroso. La newsletter conta diecimila abbonati disseminati in tutto il mondo (ma prevalentemente in Europa). Il successo di questa rivista («a costo zero», come spiega il direttore Desiata) ha convinto un editore francese (Maison du Dictionnaire) a trasformarlo in libro. La diffusione per il momento è affidata ad Amazon (mentre in Francia lo si trova tranquillamente nelle librerie più fornite). Un successo davvero inaspettato visto che sta per uscire la terza edizione.
Desiata, però, non ha fatto tutto da solo. Il libro porta la firma di altri tre autori. Uno di loro si nasconde dietro il nom de plume di Theodorus. Di più non è dato sapere, anche se Desiata si lascia sfuggire un paio di dettagli («si tratta di un professore di letteratura greca all’università. Solo che i cruciverba non costituiscono titoli accademici, quindi non ci tiene a rivelare il suo nome»). A completare il quartetto sono Lidia Brighi (professoressa di liceo a Rimini) e Rela Girolami, la decana del gruppo, morta l’anno scorso a 96 anni quando il libro era in tipografia («anche lei ex professoressa di liceo. Vivacissima e geniale», ricorda Desiata).
«Il latino è tutt’altro che una lingua morta – spiega Desiata, manager di una società pubblica -. E non soltanto da noi. Il cruciverba è un modo più originale e più divertente per impararlo e praticarlo. Alla base, però, c’è una passione autentica per la nostra cultura classica». Il fatto che il libro sia pubblicato da un editore francese e diffuso da Amazon in tutto il mercato europeo dimostra, se ce ne fosse bisogno, qual è il fondamento della nostra identità europea. Desiata ha raccolto una copiosa rassegna stampa dedicata a Hebdomada Aenigmatum. Dalla Pravda al Telegraph, da Le Monde al Kleine Zeitung sono tanti i giornali che si sono occupati di questa singolare iniziativa. «Sono convinto – aggiunge il direttore Desiata – che il latino sia una lingua viva e che possa diventare in futuro un utile strumento di comunicazione internazionale per superare le barriere linguistiche che ancora rallentano l’integrazione europea». Ma non c’è solo un’idea, seppur ludica, della passione classica. C’è anche, e molto, una propensione per la matematica. «Il cruciverba – rivela l’ingegner Desiata – è principalmente il frutto di un calcolo combinatorio». Tant’è vero che nelle principali lingue (inglese, spagnolo e francese) sono a disposizione software facilissimi da usare per comporre enigmistica. «Però non ci sono né il latino né in greco antico», rivela Desiata. E la sfida nasce proprio da qui. Per comporre la sua prima «griglia» nella lingua di Omero l’autore ha sfruttato proprio il proemio dell’Odissea. Grazie ad appassionati collaboratori ha trasformato celebri enigmi antichi in rebus moderni (nel libro se ne contano 16, oltre a 86 cruciverba di cui sei in greco, 18 crucipuzzle, sudoku con lettere romane e altri giochi di parole).